I Centri di Calcolo confermano l’affondo della saccatura artica ad inizio Maggio, che potrebbe sconvolgere gli attuali equilibri di una stagione primaverile in pieno regolare corso. Le attuali indicazioni propenderebbero per un affondo ciclonico appena ad ovest dell’Italia, supportato da una colata artica che potrebbe quindi imprimere un cambiamento significativo dal punto di vista termico sulle nazioni dell’Europa Occidentale.
Il modello ECMWF avvalora in pieno questa tesi, come possiamo osservare nelle stime di previsione delle isoterme all’altezza di 850 hPa: un consistente raffreddamento, fra il 2 ed il 3 Maggio, raggiungerebbe infatti le Isole Britanniche, Francia Settentrionale, Belgio e Paesi Bassi con termiche addirittura di -4°C. La traiettoria della colata artica proseguirebbe poi in direzione della Penisola Iberica, ove il freddo giungerebbe un po’ più attenuato, con il vortice in quota che tenderà a chiudersi su questi settori. In Italia potrebbe invece prevalere un richiamo molto più mite pre-frontale, ma lo scontro ravvicinato delle masse d’aria di tipologia marcatamente diversa favorirebbe scenari fortemente instabili.
Le GFS attutiscono i toni dell’avvezione fredda in seno alla saccatura in espansione dalle alte latitudini, tuttavia confermata nelle sue principali dinamiche evolutive, ovvero con l’affondo del perno del vortice fin sul cuore della Penisola Iberica e sul Mediterraneo Occidentale. Lo sfondamento meridiano della saccatura verrebbe incentivato dall’ennesima imperiosa risalita verso nord dell’anticiclone atlantico.