L’elemento saliente a breve termine.
Il dominio anticiclonico afro-mediterraneo arretrerà a sud, un piccolo nucleo di aria fresca e instabile raggiungerà le regioni Settentrionali determinando un parziale cambiamento che poi si estenderà anche alle restanti aree peninsulari.
L’elemento saliente a medio termine.
Una flessione barica che si rivelerà di brevissima durata. Fin da martedì è previsto un nuovo consolidamento anticiclonico e la figura stabilizzante verrà alimentata da un supporto caldo subtropicale. La vasta depressione islandese invierà infatti un avamposto perturbato sull’Atlantico portoghese, enfatizzando una risalita d’aria calda dall’entroterra nord africano. Il promontorio anticiclonico dovrebbe spingersi sin sui territori scandinavi, assicurando un’efficace protezione contro le velleità instabilizzanti atlantiche.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il fragile equilibrio anticiclonico – benché la struttura si mostri consistente – potrebbe entrare in crisi alle soglie del Ferragosto.
Il trend a lungo termine:
Il flusso instabile oceanico potrebbe infatti riuscire a scalzare il promontorio anticiclonico almeno nelle aree centro settentrionali del Continente, avvalendosi tra l’altro di un’azione depressionaria sull’Europa orientale. Secondo i principali Centro di Calcolo Mondiali l’azione di disturbo potrebbe estendersi fino ai settori alpini e lambire le nostre regioni. Vi sarà da valutare il grado d’influenza, non è da escludere infatti che le masse d’aria fresca riescano a propagarsi su gran parte dello Stivale.
Elementi di incertezza:
In un susseguirsi di eventi meteorologici più o meno eclatanti, la contrapposizione tra due attori barici così distinti non può far altro che alimentare le incertezze evolutive. Ribadiamo quanto sia importante seguire i movimenti della Depressione islandese, una figura capace di enfatizzare condizioni di marcata stabilità estiva o dettare i tempi delle varie sortite oceaniche fin sul Mediterraneo.
Fattori di normalità climatica:
Osservando attentamente i diversi diagrammi termico-barici delle varie località peninsulari emerge chiaramente un trend termico al di sopra della norma stagionale. Le variazioni al ribasso sono osservabili soltanto a lungo termine, precisamente a ridosso del Ferragosto. Potrebbe esservi un dimensionamento termico ad opera delle correnti fresche e parzialmente instabili di natura oceanica.
Per quel che concerne le precipitazioni, dopo i temporali del breve termine che riusciranno a penetrare anche in diverse zone appenniniche, si prospetta una fase di bel tempo con pochi temporali di calore sulle Alpi. Una ripresa precipitativa – in particolare nelle regioni settentrionali – è visibile attorno alla metà del mese di Agosto. Ma ovviamente è un’ipotesi che andrà confermata.
Focus: evoluzione sino al 13 agosto 2009
Domani il tempo sarà bello su tutte le regioni, vi saranno pochi temporali sui rilievi alpini e sporadici nell’Appennino meridionale. Domenica, mentre il tempo resterà stabile al Centro Sud e Isole, un piccolo nucleo di aria fresca e instabile raggiungerà le regioni del Nordovest acutizzando l’instabilità. I fenomeni interesseranno soprattutto i rilievi, ma potranno esservi sconfinamenti anche al piano. A sera i rovesci si porteranno verso il Triveneto. In avvio di settimana l’instabilità giungerà anche nell’Appennino centro meridionale, mentre correnti fresche settentrionali determineranno un calo termico e il clima diverrà gradevole su tutte le regioni.
A seguire si prevede un nuovo consolidamento anticiclonico che riporterà il bel tempo estivo su tutta la Penisola. Si tratterà di una figura di Alta Pressione che si avvarrà di un consistente supporto subtropicale e si estenderà ben oltre il nostro Paese. In Italia giungerà probabilmente aria calda nord africana, lecito quindi attendersi un nuovo sensibile aumento delle temperature.
Evoluzione sino al 18 agosto 2009
Il periodo di Ferragosto potrebbe invece proporre un parziale cambiamento, l’aria instabile oceanica andrebbe a lambire l’arco alpino e potrebbe penetrare sin sul Mediterraneo. Ciò non vuole dire necessariamente che il tempo diverrà instabile, ma probabilmente avremo un calo delle temperature verso valori in linea con la norma stagionale.
In conclusione.
Prosegue quella che potremo definire l’Estate degli eccessi. Fasi calde alternate a corpose rinfrescate, associate ad instabilità più o meno accentuata. Un equilibrio, quello anticiclonico, che benché se ne dica potrebbe rivelarsi piuttosto precario.