Oramai sembra scontato che le due figure dinamiche “contendenti” (HP Azzorre ed HP Russo) vengano ad assumere una configurazione che le vedrebbe nuovamente saldarsi sulla parte settentrionale del Continente europeo.
Quindi il vortice freddo, nuovamente, catturato da una certa propensione dell’anticiclone oceanico che inclinerebbe ancora il proprio asse verso NE. La causa principale sembrerebbe rintracciarsi nella determinate ed incidente attività del Vortice Canadese che, tramite delle oscillazioni molto variabili della “corda atlantica”, favorirebbe questa parziale “spinta dinamica” di detta figura pressoria verso nord ed immediatamente poi una relativa sua flessione verso l’Europa centro settentrionale.
Vieni quindi a stabilirsi uno sbarramento delle correnti oceaniche che, tramite un “gioco molto articolato”, sarebbero costrette a risalire verso le regioni polari e ridiscendere poi verso oriente come aria polare marittima, presentandosi successivamente sul settore Mediterraneo centrale.
Non trascuriamo, tuttavia, che tra i modelli europei e quelli made in USA, v’è una netta differenza. I secondi interpreterebbero questa “chiusura” attraverso uno “scivolamento” del nucleo freddo verso la Penisola iberica, con relativa perdita di efficacia , quindi azione fredda, diretta verso le nostre regioni.
Come ripetuto in precedenti occasioni la soluzione deterministica “europea” mi sembra leggermente, nel computo delle possibilità, molto più calzante. C’è solo da determinare, “punto di crisi”, quale sarà la reale opposizione da parte della matrice dell’HP delle Azzorre, quando le correnti inizieranno a disporsi da NE. Sarà in grado di reggere l’urto dell’aria fredda o si fletterà verso WSW dietro detta spinta erosiva?