Giugno non è iniziato certo nel migliore dei modi. Il tempo è stato condizionato – e lo è tutt’ora – da un nucleo d’aria fredda e instabile gravitante sui Balcani. Per ora l’aspra contesa tra l’instabilità e l’Alta Pressione vede prevalere la prima delle contendenti, ma nei prossimi giorni la battaglia dovrebbe prendere una svolta e la stoccata vincente spetterà alla figura anticiclonica. Ma dicevamo dei primi giorni d’Estate. Non si può certo sostenere che abbia fatto caldo, anzi. I venti da nord – che lo ricordiamo hanno soffiato con forza sostenuta – hanno fatti sì che le temperature fossero fresche e soprattutto di notte, quando il sole non c’è più, v’è stata la necessità di coprirsi un po’. Magari con una maglia a manica lunga, oppure con un giubbino primaverile.
Poi ci sono stati i temporali. Numerosi, alcuni intensi, altri un po’ meno. Quanto basta per rovinare le giornate non solo nelle località montane, spesso anche nelle grandi città e persino in qualche tratto costiero. Prima che avvenga il cambiamento, e diciamo pure tanto atteso, gli ammassi nuvolosi mossi dal Vortice freddo avranno modo di penetrare sin sull’Italia e generare una nuova fase d’instabilità. La più evidente si registrerà oggi e se andassimo ad osservare l’immagine mattutina messa a disposizione dal satellite, noteremmo facilmente una lunga striscia di nubi distendersi dalle regioni del Triveneto fin verso l’Abruzzo.
Nubi che tra l’altro stanno penetrando anche sul Nordovest e la causa è imputabile principalmente ad una circolazione di tipo orientale che va inserendosi in Val Padana e che potrebbe accentuarsi un po’ durante la giornata. In questo momento la nuvolosità sta anche generando qualche pioggia nel Triestino. Le prossime ore dovrebbero far registrare un’accentuazione dell’instabilità principalmente sui rilievi, sin sulle Alpi lombarde, la Valle d’Aosta e le Alpi Cozie. E non è detto che qualche temporale riesca a raggiungere qualche tratto della Val Padana, l’Appennino Ligure e i rilievi dell’Emilia Romagna.
Va detto che sull’Italia Settentrionale la fenomenologia sarà molto meno diffusa che nel resto dello Stivale. Al Centro e al Sud, infatti, già dal mattino assisteremo ad una escalation temporalesca e le aree maggiormente colpite dovrebbero essere quelle del versante Adriatico. Temporali di una certa consistenza e persistenza dovrebbero infatti manifestarsi dalle Marche sino alla Puglia ed in qualche caso pare sussistere il rischio che possano insistere sino a sera. Non solo. Le precipitazioni penetreranno anche nelle aree interne del versante tirrenico ed in questo caso avranno maggiore intensità nel Lazio, in Campania, in Basilicata e in Calabria.
Nelle Isole il tempo sarà più soleggiato. Soffierà ancora un po’ di Maestrale e gli spifferi d’aria fresca potrebbero facilitare la formazione di qualche annuvolamento cumuliforme nelle aree più interne dell’entroterra. Nubi che sul versante orientale siculo sembrano destinate a causare la caduta di qualche acquazzone, anche in forma temporalesca.