Un mese di Maggio che verrà senz’altro ricordato per la latitanza dell’Alta Pressione delle Azzorre. Anni or sono, in questo periodo, l’Anticiclone oceanica iniziava le sue sortite nel Mediterraneo, in cerca di una conquista che avveniva solitamente nei mesi estivi. Negli ultimi anni è capitato sovente che la struttura stabilizzante preponderante fosse quella africana e come non citare il Maggio del 2003, quando dopo metà mese iniziò una fase calda senza precedenti e che segnò indelebilmente l’Estate successiva. Ma quest’anno le cose stanno andando diversamente. Sembra quasi che Maggio si sia tramutato in Marzo, non si correrebbe certo il rischio di incappare in strafalcioni qualora lo definissimo “pazzerello”.
E’ piovuto in abbondanza al Nord Italia, ha fatto freddo, sì, proprio così. Forse per i più è improprio l’utilizzo del termine, ma considerate che sino ad ora gran parte dell’Italia risente di una consistente anomalia termica negativa. Anche oggi hanno ripreso a soffiare venti orientali, con la sola esclusione del Sud ove è in atto un temporaneo richiamo un po’ più mite. La causa la conosciamo, dall’Europa centro orientale è giunto un Nucleo d’aria fredda che sta determinando un vivace peggioramento. L’instabilità si sta impossessando del Centro Sud, avremo frequenti temporali e alcuni anche forti. Temporali che nella notte appena trascorsa hanno visitato qualche settore del Nord ma che ora, in queste regioni, stanno cedendo il passo a consistenti schiarite.
La traiettoria del Vortice farà sì che domani il tempo resti incerto al Sud, ove nubi e precipitazioni potranno agire localmente sin dal mattino. Le precipitazioni più consistenti dovrebbero interessare la Puglia, la Basilicata e successivamente la Calabria e il rischio che possano permanere acquazzoni sino a sera è tutt’altro che trascurabile. L’instabilità agirà parzialmente anche al Centro e nelle zone interne delle Isole, ma rispetto ad oggi i fenomeni dovrebbero manifestarsi principalmente nelle zone interne e durante la fase centrale del giorno. Lasciando poi strada a consistenti schiarite. Schiarite che invece domineranno nell’Italia Settentrionale e le poche nubi presenti si mostreranno in qualche settore alpino e prealpino, originando fugaci deboli precipitazioni tra il pomeriggio e le prime ore della sera.
Azione destabilizzante destinata ad affievolirsi nel fine settimana e la propaggine anticiclonica avrà modo di riacquisire un po’ di vigore. E’ bene però sottolineare che il fulcro principale dell’Alta Pressione se ne starà ben lontano dall’Italia, gravitando tra la Francia e le Isole Britanniche. Una disposizione che depone a favore di ulteriori apporti d’aria fredda – provenienti dall’Artico – nelle aree centro orientali del Continente. Tra l’altro gli ultimi aggiornamenti modellistici propendono per lo scivolamento di un nuovo Vortice di Bassa Pressione che potrebbe intraprendere la via dei Balcani, esponendo l’Italia al rischio di un rinvigorimento dell’instabilità agli inizi della prossima settimana.
Prima però dovremo attraversare il fine settimana. Come detto in apertura le condizioni meteo dovrebbero migliorare e le giornate di venerdì e sabato potrebbero veder prevalere ampi spazi di sereno. Tempo migliore al mattino e di sera, mentre nelle ore più calde dovrebbero formarsi degli annuvolamenti nelle aree interne e a ridosso dei rilievi. Cumuli che dovrebbero essere in grado di generare nuovi temporali, sia nelle Alpi che lungo la dorsale appenninica ed anche nell’entroterra delle Isole Maggiori. Domenica pare profilarsi un’accentuazione dell’instabilità diurna, incentivata da refoli d’aria fresca in scorrimento sul versante orientale peninsulare. Lunedì, invece, potrebbe regalarci una giornata quasi estiva, in attesa che nei giorni a seguire si affacci un nuovo cambiamento.