Probabilmente in tanti si staranno domandando cosa sta accadendo. Spiegare che nei prossimi giorni vivremo scampoli invernali – soprattutto al Centro Nord – non è così facile, specie se consideriamo che siamo appena a metà Ottobre. Eppure gran parte dell’Europa vestirà panni adeguati all’irruzione d’aria fredda. Nei prossimi giorni sentiremo parlare non solo dell’Italia, ma soprattutto del Continente. Perché ci saranno vari Stati ove probabilmente la neve cadrà precocemente, sino a bassa quota. Neve che giungerà anche da noi, ma coinvolgerà le montagne. Pur sempre a bassa quota.
E’ bene quindi darvi una spiegazione. In Atlantico si sta formando un possente blocco anticiclonico. L’Alta delle Azzorre si sta spingendo in direzione nord e sarà una elevazione talmente imponente che giungerà sino alla Groenlandia. Così facendo bloccherà l’avanzata delle perturbazioni atlantiche, mentre creerà i presupposti per la discesa d’aria fredda da latitudini artiche. Non sarà una semplice irruzione. No. Si tratterà del Vortice Polare in persona, che allungherà la propria mano sino a raggiungere i settori centro occidentali europei.
Un primo nucleo è partito nelle 48 ore precedenti. Ieri lo trovavamo in Scandinavia, oggi in vicinanza delle Alpi. La massa d’aria fredda sta trovando lo sbarramento alpino e presto deciderà di aggirare l’ostacolo passando per la Valle del Rodano. Il primo testimone è il vento di Maestrale, che sta iniziando a soffiare in Sardegna con una discreta intensità.
Ma c’è di più. La situazione peninsulare non è delle più semplici. I mari meridionali sono soggetti ad una residua attività temporalesca, figlia di quella perturbazione che ha causato condizioni di pesante maltempo al Centro Sud e nelle due Isole. Anche stamane vengono segnalati temporali nei Canali di Sicilia e Sardegna. Poi ci sono delle piogge sparse e qualche isolato rovescio al Centro, mentre al Nord dominano le schiarite.
Schiarite che hanno le ore contate, l’avanzata del fronte freddo causerà un graduale incremento della nuvolosità. Nuvolosità che diverrà irregolare e che pian piano coinvolgerà soprattutto Alpi, basso Piemonte, Liguria ed Emilia. Sono previste precipitazioni sparse, in accentuazione durante la sera. Il calo termico che inizierà a percepirsi determinerà la discesa della prima neve sino ai 1400/1500 m di quota.
I primi spifferi d’aria fredda innescheranno un rinvigorimento dell’instabilità anche nelle restanti regioni. Si avranno degli scrosci di pioggia a carattere sparso, concentrati gradualmente sui versanti tirrenici. C’è da dire infatti che entro sera i venti ruoteranno dai quadranti occidentali anche al Sud, mentre su Alpi e Liguria si disporranno settentrionali. Allo sbocco delle valli occidentali liguri inizieranno a divenire rafficosi per venti di Tramontana. Insomma, un quadro che indica l’imminente ingresso dell’Inverno. Ma con un mese e mezzo di anticipo!