La scorsa settimana sul Nord Italia è stato osservato un fenomeno che è davvero del tutto inconsueto per le nostre latitudini, uno dei più belli che la natura possa mostrare. Si tratta delle nuvole nottilucenti, particolare tipo di nube posta ben al di sopra della troposfera.
La loro visibilità notturna al crepuscolo, ma talvolta anche in piena notte, è dovuto al fatto che queste nubi, nient’altro che aghi di ghiaccio, vengono illuminate dai raggi del sole, che ancora da dietro l’orizzonte riescono a raggiungere la mesosfera dove si trovano le nubi nottilucenti.
L’incredibile spettacolo è stato visibile esattamente nel cuore della notte fra l’1 ed il 2 luglio dalla postazione del Monte Grappa, ma anche dall’osservatorio astronomico di Varese. Trattandosi di nuvole così alte in quota e basse nell’orizzonte, l’osservazione è stata immortalata in piena notte dalle webcam poste in altura, dove la visibilità era più favorevole.
Sono formazioni nuvolose rarissime, più frequenti alle latitudini polari. A maggior ragione il fenomeno è quasi impossibile da avvistare in Italia, dove ha tempi di ritorno di diversi anni. Non è ancora stato spiegato come è possibile che si possono formare le nuvole in tale porzione dell’atmosfera, dove l’aria è secchisima.
C’è chi ritiene che si formino a seguito della presenza di polveri in mesosfera, portate da meteoriti che si disintegrano. Essendo state nottate per la prima volta nel 1885, un tempo si pensava che le nubi nottilucenti fossero da associare a grandi eruzioni vulcaniche, in quanto risale al 1883 la grande eruzione del vulcano indonesiano Krakatoa. Una cosa è certa, il fenomeno sembra stia diventando sempre più frequente, soprattutto in corrispondenza dei minimi solari.