Lo scenario meteorologico a scala Europea è caratterizzato dal flusso perturbato a scorrere alle alte latitudini con un relativo campo anticiclonico sull’Europa centrale e mediterranea.
Upper Level Low staziona da più giorni ad ovest del Portogallo con debole processo frontogenetico tra Marocco, Algeria e Spagna. La nuvolosità trovasi in gran parte in un corposo nucleo di avvezione calda. Su queste zone saranno maggiormente avvertibili gli effetti dell’ondata di maltempo.
Nei prossimi giorni, una debole onda corta dal nord Atlantico, avrebbe il ruolo di agganciare il sistema vorticoso e a farlo traslare verso levante tanto che sembrerebbe giungere sin sul basso Tirreno. L’intensa avvezione calda nei bassi strati ed indebolita fortemente in quota è all’origine dell’aumento dei geopotenziali sull’Italia ove per qualche giorno si godrà di un tempo bello e con temperature gradevoli, con un clima piuttosto fresco e secco per merito di un flusso in quota dai quadranti nord occidentali, settentrionale nei bassi strati.
Flusso di origine sub tropicale, in origine abbastanza calda, si muove sul settore orientale dell’asse di saccatura caratterizzata da un profilo adiabatico secco. Tuttavia, il suo passaggio sul mare umidifica la massa d’aria con conseguente incremento del MlCape.
La convergenza umida si attua maggiormente sul settore meridionale della Spagna con il flusso forzato a salire e a raffreddarsi per effetti orografici. L’attività temporalesca si aspetta verificarsi soprattutto nel “ridge” degli isospessori, in una area di alti valori della temperatura Potenziale di Bulbo bagnato e laddove è presente un profilo termodinamico instabile visti i valori dello Showalter Index inferiori allo zero.
L’avvezione calda è inoltre supportata dall’avvezione di vorticità crescente con la quota a ridosso dell’asse di saccatura con incremento dei moti verticali ascendenti. Un massimo di PVA (avvezione di vorticità positiva) a 300 hpa ma ancora più a 500 hpa è presente su Gibilterra e Catalogna; visti il forcing quasigeostrofico del getto e l’aria fresca e secca stratosferica indotta dalla circolazione ciclonica (Tropopause fold in un’area debolmente baroclina) si induce a pensare come questi sistemi non solo possano presentarsi sottoforma di MCSs (sistemi convettivi a mesoscala) ma a perdurare per molte ore visto l’inflow umido.
Lo shear verticale inoltre non esclude nemmeno la possibilità di supercelle e, in considerazione di un basso Lifting Condensation Level anche associati a fenomeni vorticosi. Tali condizioni verrebbero “dettate” anche dallo SRH (Storm Relative Helcity) in incremento sull’Algeria e Stretto di Gilbiterra, laddove l’ICAPE rilascerebbe l’energia da gran parte dello strato troposferico.