Attualmente l’Italia è interessata dagli effetti di deboli transienti che danno luogo a fenomeni di instabilità sulle regioni settentrionali. Ma come accennato nei precedenti aggiornamenti, il peggio deve ancora arrivare tanto che Francia, Italia, poi Europa alpina e danubiana, saranno coinvolte da piogge e temporali di forte intensità anche associati a fenomeni vorticosi.
Un sistema perturbato sta attualmente abbordando il continente Europeo, inserito in una classica “baroclinic Long wave”, con un intenso nucleo di vorticità positiva nella parta più meridionale del sistema nuvoloso dovuta all’interferenza con l’asse del getto e che determina una tipica onda.
Come spiegato in precedenza, il sistema nuvoloso in avvezione fredda avrebbe avuto il ruolo di “iniziatore” per la nascita di un nuovo sistema frontale sul continente europeo nel momento in cui si sarebbe approssimato maggiormente alle coste.
In queste ore, infatti, formazioni temporalesche disposte su una immaginaria linea quasi parallela al fronte si vanno formando in un ridge di isospessori laddove è presente un promontorio della Theta W (temperatura Potenziale di bulbo bagnato), un trough termico e dove si va intensificando l’avvezione calda crescente con la quota con conseguente calo del geopotenziale e caduta barica al suolo.
Nelle prossime 12 ore, il gradiente termico causa la forzatura frontale, subirà un incremento notevole con intensificazione dei venti nei bassi strati, aumento del gradiente termico “downstream” all’asse di saccatura e probabile sviluppo di un nuovo precesso frontogenetico.
Su questa massa d’aria calda, in cui si potrà scorgere un ramo del getto sub tropicale, si andrà a sovrapporre una “dry intrusion” discendente dalle alte quote troposferiche e trasportata da un nascente ramo del getto Polare da SW con destabilizzazione del profilo termico atmosferico.
La divergenza in quota verrebbe notevolmente aumentata nel momento in cui il Jet Stream entrerebbe fortemente a curvatura ciclonica, con intensificazione del flusso ageostrofico e crescita dei moti ascendenti.
La Warm Conveyor Belt nell’afflusso caldo, risalente dal Mediterraneo sud occidentale, in seno ad un Low Level Jet nato per l’occasione e per ristabilire il disturbato vento termico, trasporterebbe un buona dose di umidità, linfa energetica per i sistemi convettivi tanto che, in un area convettivamente instabile (Showalter Index inferiore a 0) e satura, potrebbero generarsi anche degli MCSs coadiuvati dal forcing dinamico e da una intrusione di aria stratosferica.
Il connubio tra ramo del getto polare e quello sub tropicale provvederebbero alla genesi di un relativo minimo depressionario sul Golfo del Leone in trasferimento verso nord est. Il sistema frontale, poi proseguirebbe verso l’Europa alpina e successivamente su quella danubiana
ITALIA: debole transiente sta attualmente apportando dei fenomeni convettivi sulle regioni centro settentrionali, tra l’altro in un promontorio di Theta E (temperatura potenziale equivalente), in un area con lo Showalter index inferiore allo zero.
La debole avvezione umida nei bassi strati e la diminuzione termica nella media troposfera mantiene su livelli medio alti il MlCape, e a contrastare l’inibizione convettiva iniziale. Presenza di una buona convergenza nei piani bassi troposferici. Non si escludono landspout.
Dal pomeriggio le condizioni meteo subiranno un più deciso peggioramento. Il deep lapse rate trasportato dal flusso caldo e umido pre-frontale sarà capace di incrementare notevolmente il CAPE.
Convergenza notevole si aspetta inizialmente sul medio alto tirreno poi anche tra notte e domani sulla Pianura Padana, nord orientali (in queste ultime aree maggiormente si risente della forte baroclinicità visto il contrasto tra la WCB e il fronte freddo) con l’ICAPE che tenderebbe a liberare l’energia da gran parte dello strato atmosferico provvedendo ad alimentare i fenomeni convettivi che potrebbero formarsi e a sostenerli per lungo tempo.
Questa situazione vorticosa è supportata anche dallo SRH (Storm-relative helicity ). Non si escludono disposizioni convettive su Linee di Convergenza nell’alito caldo umido e, visto lo shear verticale anche con caratteristiche di supercelle tornadiche. Domani sera la coda del sistema perturbato scivolerà verso sud con annessi fenomeni convettivi, questi più probabili ove si avrà l’interferenza tra la WCB l’intrusione secca e più fresca (che libererà i cieli a Ponente) a ovest.