Un mese, dal punto di vista termico, in linea col 2003, ma meno piovoso. Secondo i dati dell’Osservatorio geofisico di Torrion Quartara è il profilo di quello che si è appena concluso. Il personale ha registrato una temperatura media di 8,7 °C, grazie a una prima decade molto calda (12,6°C), quando la massima del giorno 3 ha fatto segnare 21,4 °C e le minime notturne, fra l’1 e il 7, non sono mai scese sotto i 10 °C. Poi la svolta, con l’ingresso di correnti di stampo decisamente invernale e il primo valore negativo: -0,2 °C il giorno 16; la replica del gelo si è avuta il giorno 21: -0,4 °C. Nell’ultima decade le medie si sono abbassate a livelli quasi decembrini (6,1 °C): nulla di eccezionale, ma più vicino all’andamento classico stagionale, che questo 2004 sembra voler rispettare più del recente passato.
L’atmosfera tipicamente autunnale è stata contrassegnata anche dalle piogge: si diceva meno copiose del 2003, ma pur sempre importanti. In totale sono infatti caduti 131,0 millimetri, contro i 215,4 dello scorso anno. Il giorno più piovoso è stato l’1 novembre, con 43,2 millimetri, seguito dal 29 con 42,2 millimetri.
Altro elemento caratteristico della stagione di transizione è il vento, che a novembre non è mancato: il giorno 13, in coincidenza con la prima irruzione di aria artica, le raffiche hanno raggiunto i 67,6 chilometri orari; il 19 però, con l’arrivo di nuove correnti settentrionali, si è andati a 72,4 chilometri orari. Si è trattato di venti di caduta, il favonio (o fohn) che, scavalcando le Alpi svizzere, precipita sulla Pianura Padana, riscaldandosi per compressione adiabatica.
Unica assenza, in questo quadro autunnale, la nebbia: ma se la tradizione meteorologica, in tal caso, non sembra più rispettata, gli automobilisti non se ne rammaricano affatto.