Così raccontata potrebbe sembrare una sorta di viaggio immaginario nei meandri “oscuri” della cattedrale di Notre Dame de Paris.
In effetti le combinazioni atmosferiche, giunti a questo ipotetico bivio, sono molteplici e non facili da individuare.
Siamo quasi certi di quello che accadrà, già ampiamente esposto in precedenti editoriali, tra quattro giorni (di già un’enormità previsionale); ma non conosciamo quello che “Nostra Signora dell’Atmosfera” ha in mente per il suo esordio invernale. Supponiamo solamente.
Ci siamo persi nelle mille alchimie delle “carte”, modelli di previsione, ma probabilmente, in questo caotico viaggio, abbiamo perso il “bandolo della matassa”.
Torniamo quindi indietro, idealmente, sino a giungere alla data del 5 novembre 2004.
Da quella “epoca” l’atmosfera ci indicò un percorso ed una intenzione, via via, sempre più chiare e ben rappresentate da quello che è poi accaduto.
La prima fase fredda, in chiara controtendenza ed anteposta alla precedente “anomala e calda”, si manifestò attraverso una ricostituzione dell’HP delle Azzorre, in seguito ad un marcato cut-off ad ovest delle coste iberiche, sino a spingersi, nella sua fase dinamica, a latitudini molto settentrionali.
Prima fase di blocco delle correnti atlantiche.
Sono seguite ulteriori due avvezioni fredde, l’ultima di maggior portata, circostanziate e cadenzate nel tempo (quindi cicliche) e poi siamo tornati (ora e nella futura proiezione) al punto “primo di partenza”
Viene quindi riproposta questa “arcaica memoria del tempo” che, con tutte le sue potenzialità e probabilità, stringerà nel “suo pugno” una nuova “presa dinamica”, verso fine mese, dell’ HP atlantico verso latitudini polari o sub polari. Tutto ciò, tranne qualche irrilevante variante, preceduto da una fase di correnti sud occidentali, dirette verso la nostra Penisola, ed in risposta ad un nuovo cavo d’onda di matrice polare che avanzerà verso il bacino centrale del Mediterraneo.
Dicembre invita quindi “Nostra Signora” ad una rappresentazione tipicamente invernale, ove non dovrebbero mancare delle sorprese.
L’inverno, nel suo prossimo ed imminente esordio, sembrerebbe avere tutte le intenzioni di “aprire il proprio girone” nel più classico dei modi. Classicità da tempo persa e dimenticata.
“L’imperituro”, comando, sembra quello deciso ed assegnato al “vortice freddo”. Vortice che tenterà, con l’ausilio dell’HP atlantico, di conquistare buona parte dell’Europa.
Tra vero e falso, fantastico e reale.