E’ ancora il ritratto di un’Europa al gelo, quello che facciamo questa mattina, anche se l’aria mite atlantica sta già in queste ore interessando tutte le coste occidentali del continente, portando ad un repentino innalzamento termico, mentre anche la Russia e i Balcani meridionali presentano temperature, in relazione ai luoghi, piuttosto miti.
Ma la notizia rilevante della giornata sono le temperature della notte glaciali su tutta l’Europa centrale. I valori più anomali sono stati raggiunti in Italia e Francia. Nel settore padano si segnalano i -14°C raggiunti a Ghedi, nei pressi di Brescia, record per dicembre da quando si effettuano le rilevazioni, i -11.8°C di Piacenza, i -11°C di Parma, i -10.8°C di Milano Linate che rappresentano il record cinquantennale per dicembre, ed ancora i -8.5°C di Firenze, ad appena un decimo di grado dal record risalente al 1973, tuttavia la rilevazione oraria delle ore 7:45 ha segnalato addirittura -10°C.
I termometri sono scesi a livelli inusuali anche in Francia, dove fanno scalpore i -19°C registrati a Grenoble, che dovrebbero rappresentare il nuovo record dicembrino per la città della Val d’Isère. Temperature così basse sono state senz’altro favorite dal suolo innevato e dal conseguente elevato effetto albedo, ma anche nella non innevata pianura piemontese i valori raggiunti sono stati molto bassi, anche se non da record, fino a -8°C a Torino e -9°C a Cuneo.
Tornando alla Francia riportiamo di seguito altre città che hanno raggiunto minime eclatanti: Le Puy -17.1°C, Digione -13.9°C, Embrun -12.8°C, Strasburgo e Troyes -11.1°C, Bale-Mulhouse -10.8°C, Lione -10.3°C, Marsiglia -6.6°C, Montpellier -6.3°C, Bastia -1.3°C, Nizza -0.7°C. Nella notte precedente Parigi aveva invece raggiunto -7.5°C.
Temperautre minime molto basse si sono registrate su tutto il settore alpino e sulla Germania meridionale. Al Plateau Rosa da tre giorni la temperatura non supera i -20°C, con un valore minimo di -28°C registrato la scorsa notte, mentre quest’ultima notte il termometro si è fermato a -25.8°C. Non è record, nemmeno per gli ultimi anni: nel dicembre del 2003 il termometro scese fino a -29°C, ma non vi fu la persistenza del freddo che c’è attualmente, tanto che già nella stessa giornata risalì a -18°C.
In Svizzera raggiunti -31°C a Samedan, -22°C a Davos, -17°C ad Adebolden, ed anche nelle città la notte è stata glaciale. Ginevra ha toccato -10.6°C, Zurigo -9.8°C, Sion -12.2°C, Locarno (Piana di Magadino) -13.4°C, Berna -14°C. Non diversamente è andata nella Germania meridionale, dove Stoccarda ha toccato -12.2°C, Augsburg (Augusta) -14.7°C, Monaco -15.9°C, Oberstdorf -20.9°C, lo Zugspitze a 2900 metri di quota, -24.6°C. Temperature molto basse anche in Austria, con -17.3°C registrati ad Innsbruck, -12.8 a Salisburgo, -12.6°C a Linz.
Il polo del freddo europeo questa notte si è dunque collocato tra Francia centro-orientale, Germania meridionale, Svizzera, Austria occidentale e Italia settentrionale, sebbene la temperatura più bassa in assoluto sia stata registrata a Karesuando, nella Svezia del nord, che ha raggiunto -33.5°C.
Passando ad analizzare la situazione nel suo complesso sul continente europeo, notiamo come questa mattina l’influenza del mite atlantico si stia facendo sentire già in Irlanda, dove non vi è stata alcuna ondata di gelo, in Bretagna e sulle coste occidentali francesi, sulle coste atlantiche della Penisola Iberica.
Piove in Bretagna con temperature sopra i 10 gradi, le nubi coprono il cielo anche della Galizia e dell’Irlanda, ma anche qui il quadro termico è molto mite: questa notte la minima a Valentia, nell’ovest irlandese, è stata di +10.7°C, alla Coruna, in Galizia, di +12.8°C. Il freddo è un ricordo dei giorni passati anche sui Paesi Baschi, dove era nevicato fin nei pressi della costa (nevicate segnalate fino a Bayonne), e a San Sebastian si registra ora una temperatura di +13°C, dopo una minima notturna di +4°C.
Avanza anche in Inghilterra l’aria mite e umida atlantica, che già ha preso possesso della Cornovaglia e del Galles, mentre il settore centro-orientale della nazione è ancora alle prese col freddo. Si segnala pioggia a Londra con temperatura di +2°C, neve a Norwich con temperatura di +1°C e neve mista a pioggia a Glasgow. Pesante il maltempo che ha colpito la nazione nelle ultime due giornate, con nevicate diffuse e temperatura che a Londra, ieri 29 dicembre, non ha superato gli 0°C.
Fa ancora freddo in Germania, non solo nel sud della nazione, e da quattro giorni ormai la temperatura non supera gli zero gradi in gran parte delle principali località tedesche. Non possiamo parlare di eccezione, ma è anche vero che nella Germania centro-settentrionale, almeno negli ultimi anni, non sono più di tre o quattro le giornate di ghiaccio che mediamente si registrano in dicembre. La neve, caduta abbondantemente nei giorni scorsi, potrebbe cadere anche oggi sulla zona che si affaccia sul Mare del Nord e ai confini con la Danimarca, oltre che sulle zone orientali della Baviera.
Un’area ciclonica sta determinando diffuse nevicate nel settore meridionale scandinavo. Nevica nel sud di Svezia e Norvegia e in Danimarca, con temperature non rigide, poco sotto gli zero gradi. A Stoccolma cade neve mista a pioggia con +1°C. Nevicate diffuse sono in corso anche tra Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia, con temperature che si attestano attorno ai -5°C; poco più a sud nevica nell’Ungheria occidentale, nella Croazia orientale, in Bosnia, nella Serbia centro-settentrionale, nella Romania occidentale, con temperature ovunque poco sotto gli zero gradi.
Il resto dei Balcani e l’Ucraina sono ancora sotto il richiamo caldo sud-occidentale, con tempo che spostandosi verso l’Ucraina si fa nebbioso ma con temperature ovunque positive, fino a +15°C in Crimea. Il contrasto creato dall’aria fredda che sta scivolando lungo l’adriatico in direzione dello Ionio sta causando piogge in tutta la Grecia occidentale, dove però le temperature si mantengono ancora molto miti. Nella capitale ellenica, Atene, minima notturna di +15°C. Poco più ad est Istanbul ha fatto segnare una minima di +9.7°C, mentre segnaliamo, sempre in Turchia, i -28.5°C raggiunti ad Erzurum, sull’altopiano anatolico orientale, località famosa per le possenti inversioni termiche che vi si creano in inverno, favorite anche dal suolo innevato.
Nei prossimi giorni vedremo quanto l’avanzamento dell’aria mite atlantica verso est, riuscirà a scalzare il pesante freddo al suolo che si è accumulato soprattutto in tutto il settore adiacente alla catena alpina.