LA RISCOSSA DELLE PIOGGE Era da tempo memorabile che non cadevano precipitazioni degne di nota sulle regioni settentrionali: il rumore della pioggia e dei tuoni mancavano in molte zone da svariati mesi. Le piogge non sono risultati ovunque ben distribuite, ma si sono concentrate soprattutto a ridosso delle aree alpine e prealpine, oltre a qualche zona della parte est del Genovese (punte di 60 mm). Si tratta dei primi apporti pluviometrici significativi del nuovo anno, considerando che i deficit di pioggia più pesanti riguardano in particolare la fascia montana e che queste precipitazioni vanno ad alimentare i bacini idrici e le sorgenti dei fiumi in secca. Nelle ultime ore le maggiori precipitazioni, a carattere anche temporalesco, si sono concentrate tra Alto Veneto e Friuli, tra le zone sicuramente più in crisi per la siccità. Ed il maltempo dovrebbe proseguire su queste stesse zone per almeno altre 24 ore. Vediamo alcuni dati:
LOMBARDIA Gli apporti maggiori di pioggia del giorno 4 aprile, sulla base della rete di strumenti di rilevazione del Centrometeolombardo, si sono avuti in particolare sul varesotto: la località più piovosa è risultata Rasa di Varese con 53.6 mm, seguita da Cunardo con 45 mm e Maccagno con 41.4 mm. Nel comasco sono invece caduti 34.2 mm a Casasco d’Intelvi, 33.8 mm a Dongo e 31.2 mm a Valmorea. Per quanto concerne la giornata odierna (bilancio ancora provvisorio fino alle ore 12), spiccano dalla mezzanotte i 35 mm di Garlate (LC), i 31 mm di Peia, nel bergamasco ed i 29.5 mm di Sirmione-Colombare, nel bresciano. Punte di pioggia simili si sono avuti anche sull’Alto Piemonte, vicino al confine con la Lombardia, dove nella località di Borgomanero sono caduti 32 mm.
VENETO La fase di maltempo è iniziata solo verso la serata del giorno 4 aprile: fra i dati complessivi del giorno 4 registrati dalle stazioni meteo dell’Arpav, solamente le località di Brustole’ Velo d’Astico ed Astico a Pedescala hanno raggiunto o superato la soglia dei 30 mm rispettivamente con 34.0 e 30.0 mm. Molto più significativi i dati delle ultime ore: dalla mezzanotte del 5 aprile, in appena 6 ore altri 46.6 mm sono caduti a Brustolè Velo d’Astico, 34.2 mm a Castana e 30.4 mm a Turcati Recoaro. Gli accumuli complessivi dell’ondata di maltempo hanno quindi raggiunto provvisoriamente punte di 80 millimetri a ridosso delle zone prealpine del vicentino: da segnalare anche la neve in montagna, sulle Dolomiti, che localmente è scesa fino al di sotto dei 2000 metri d’altezza.