Chi avrebbe mai immaginato un qualcosa del genere? E’ vero marzo 2020 passerà alla storia per altri tristissimi motivi, ma dal punto di vista delle condizioni meteo climatiche potrebbe entrare di diritto negli annali. Per quale motivo? Seguiteci.
Allora, partiamo dal presupposto che i modelli previsionali hanno individuato la strada maestra e continuano a percorrerla ostinatamente. E’ vero, ci sono ancora degli ostacoli da scavalcare ma difficilmente perderanno la bussola. Ad oggi, carte in mano, la sola cosa che resta da stabilire è la seguente (non è poco, attenzione): quanto farà freddo.
Sì, perché la colata russa ci sarà e sarà pesante. Invaderà tra non molto l’Europa orientale dopodiché punterà il Mediterraneo. A quel punto un ruolo imprescindibile verrà svolto da quel vortice depressionario secondario che si è approfobdito sul nord Africa e che sta procedendo spedito verso Algeria-Tunisia. Vortice che, lo confermiamo, avrà degli effetti più o meno importanti – in termini di instabilità – tra le due Isole Maggiori.
Avrà un ruolo imprescindibile perché dovrebbe calamitare il nucleo gelido russo, oggi più che mai diretto in Italia. Ecco, la sua traiettoria potrebbe rappresentare ancora una spina nel fianco dei vari centri di calcolo, quindi non possiamo abbandonare totalmente la prudenza previsionale. Ma supponiamo che vada così come vi stiamo dicendo, ovvero che il nucleo piombi con furia sulle nostre regioni. Cosa potrebbe accadere?
Per darvi una risposta credibile abbiamo analizzato attentamente vari modelli ad alta risoluzione, quindi quelli che ci consentono di avere una precisione maggiore. Ecco, guardando le mappe delle precipitazioni abbiamo strabuzzato gli occhi: potrebbe nevicare in pianura e pure lungo le coste! Sì, avete letto bene, potrebbe nevicare anche lungo i litorali. Dove? Ecco, ovviamente non dappertutto…
Tenendo conto che l’aria gelida verrà da est, inevitabilmente verranno colpite maggiormente le regioni adriatiche. Quindi è là, soprattutto nelle adriatiche centro settentrionali, che le nevicate potrebbero imbiancare le spiagge. Ma nel resto d’Italia la quota neve sarà molto bassa: in media sui 400-500 metri, localmente anche più giù. Poi teniamo conto di un elemento che i modelli sottovalutano: i contrasti termici. Già, i contrasti termici potrebbero portare fenomeni temporaleschi imprevedibili e quindi veri e propri temporali di neve.
Ma ancora, le ultime elaborazioni meteo prospettano un aumento di intensità della Bassa Pressionde del Sud Italia, ed allora ci potrebbe esser maggior maltempo. Vi aggiorneremo nelle prossime ore.
Insomma, si prospetta una prossima settimana scoppiettante. Chissà che queste condizioni meteo non possano venirci incontro anche sotto un altro punto di vista. Speriamo…
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