Il nord del Continente viene sommerso da un profondo fronte freddo capitanato da tre depressioni vorticose gelide inferiori a 1000 hPa disposte lungo i fiordi norvegesi.
Questa è nuova linfa per gli avamposti perturbati posizionati sul cuore parigino (994 hPa) e sul Mar Ligure (998 hPa).
L’alta pressione azzorriana (1025 hPa), ormai ridotta di dimensioni, limita il suo lavoro alla semplice e lenta risalita verso maggiori latitudini e ad affacciarsi sulle coste occidentali britanniche.
Il minimo responsabile del maltempo italiano (998 hPa) si sta spostando, spinto da forti venti meridionali, dal Mar Ligure verso nord-est. Questa depressione, però, continua a richiamare aria fredda sull’Europa occidentale.
L’immagine satellitare mette in evidenza un fitta coltre nuvolosa gelida sopra i cieli tedeschi, a dimostrare il suo veloce richiamo verso la terra madre. Nevicate anche ingenti colpiscono i territori Bavaresi.
Dalla Finlandia si distende verso sud un lungo braccio nuvoloso occlusivo che, attraversando i Paesi Baltici fino a raggiungere l’Ucraina, comporta fenomeni piovosi intensi.
Nubi basse e minacciose anche in Francia dove il fulcro depressionario viene spinto verso oriente dalle residue forze anticicloniche oceaniche.
Le maggiori perturbazioni odierne sono attive sui Paesi orientali europei. Il fronte occluso stazionario insiste sopra la Repubblica Ceca, Ungheria ed Austria fino a spingersi verso l’Adriatico balcanico.
Il nostro Paese, dopo un fine settimana funestato da neve, pioggia, grandine e forte vento, si appresta ad affrontare una giornata ricca di schiarite al sud e sommersa da cieli nuvolosi con piogge diffuse al centro-nord.