La situazione generale vede l’anticiclone oceanico ben strutturato in pieno Atlantico che cerca faticosamente di dettare legge sul continente, ma resta in realtà alla finestra, spingendosi frequentemente verso nordovest, cercando e trovando rispondenza con analoga figura nordamericana, ma cedendo così terreno nel comparto europeo, lasciando il continente in balia di situazioni depressionarie che si spingono fin verso il bacino del Mediterraneo, che senza la protezione dell’alta oceanica resta facile preda delle incursioni cicloniche nordeuropee.
Un quadro, se vogliamo con molte analogie all’inverno appena trascorso, vista la presenza ad oriente di altra figura altopressoria sul comparto russo, che, seppure non sempre determinante, tende ad incanalare le depressioni su un corridoio centrale europeo, dando ben poco sfogo verso levante a tutto il sistema ciclonico nordeuropeo.
La differenza sostanziale di tale situazione con quelle invernali è la presenza di un’alta pressione di matrice subtropicale più incisiva, la presenza di una maggiore insolazione, il quadro termico generale decisamente meno freddo in tutto il continente e la maggiore insorgenza di depressioni sul comparto oceanico nordoccidentale, che spinge l’aria fredda a compiere un giro assai più largo e meno diretto sulla nostra penisola, coinvolgendo maggiormente il comparto americano, dove si evidenziano accesi contrasti termici, che non quello europeo.
Il cut-off attualmente sulla nostra pensiola e che influenza il bacino del Mediterraneo, tenderà lentamente e gradualmente a spostarsi verso i Balcani, colmandosi nel contempo e dando un certo respiro alla nostra penisola, flagellata da piogge e vento, per non dimenticare anche la neve che è tornata a farsi presente e pressante sulle Alpi ed il nord Appennino, con apporti anche consistenti.
Ma come dicevo poc’anzi, l’allontanamento del cut-off non sarà indice di un netto miglioramento delle condizioni meteo, proprio per la poca incidenza dell’alta oceanica che tenderà di fondo a restare ancorata in pieno oceano e tendente a spinte meridiane verso un’analoga figura altopressoria canadese, favorendo la canalizzazione di masse d’aria fredda in discesa verso il mare nostrum, isolando così un nuovo cut-off sull’area tirrenica, con un netto peggioramento che dopo la pausa di metà settimana, tenderà a recare un deciso peggioramento sul comparto occidentale da venerdì, in estensione un po’ a tutta la penisola.
Tutta l’Europa che passa dalla penisola scandinava per l’Europa centrale arrivando al Mediterraneo, sarà sotto l’egida del tempo instabile-perturbato, mentre in oceano un nuovo vortice ciclonico assai intenso prenderà vita con l’intenzione di entrare in continente a partire dal finire del week-end prossimo, quando avrà iniziato a coinvolgere il Regno Unito sotto un carico di piogge.
Nessun miglioramento duraturo dunque per la nostra penisola, ma solo una tregua temporanea, in attesa di un nuovo cambiamento che porterà cospicue precipitazioni sul comparto occidentale in estensione a tutta la penisola nel corso della prossima settimana.
Il quadro termico subirà oscillazioni, mentendosi in un trend costante, con aumenti dovuti al miglioramento delle condizioni ed al richiamo successivo di correnti meridionali, che precedono l’avvento del vortice depressionario tendente a cut-off.