Il freddo tardivo ha abbandonato lo Stivale, ma non i confini della barriera alpina. Qui nella giornata odierna si sono sentiti gli effetti di un nuovo impulso perturbato, veicolato da nuovi apporti d’aria artica che resta l’assoluta protagonista sull’Europa Centro-Settentrionale. La perturbazione ha investito più direttamente le Alpi Orientali, tra Alto Adige, Cadore e Friuli: durante i rovesci più intensi la neve è scesa con accumulo anche al di sotto degli 800 metri, con fiocchi fino in collina.
Le nevicate inizialmente hanno colpito l’Alto Adige, per poi propagarsi anche alle aree dolomitiche e raggiungere la Carnia ed il tarvisiano nel corso delle ultime ore: su queste ultime zone del Friuli sta ancora transitando la coda della perturbazione e sono segnalati tuttora rovesci fino a quote piuttosto basse. E’ stata ben imbiancata anche la zona di Tarvisio, ove i forti temporali nevosi hanno prodotto ingente accumulo al suolo anche a quote inferiori ai 1000 metri, con panorami invernali.