I venti freddi da nord hanno spazzato il Centro e il Sud della nostra Penisola durante l’intera giornata di ieri. Nevicate al mattino sul lato centrale adriatico, in spostamento nel proseguo della giornata al Sud. Dalla Puglia alla Basilicata, dall’Irpinia, alla Calabria, fino alla Sicilia, è stato un fiorire di rovesci, nevosi talora fin sulla costa.
Aria molto fredda e secca in quota ha permesso alla neve, spesso nella sua forma granulare, di cadere, a tratti, senza generare accumuli, fin su Palermo, Messina e Catania. Si tratta di eventi rari in marzo sulle coste dell’Isola. Anche nell’interno la neve è caduta sotto forma di rovesci, talora intensi ma generalmente non duraturi.
Alle ore 19 erano molto basse le temperature su tutta l’Isola: Palermo misurava +5°C con pioggia, Ustica +4.8°C con pioggia, Enna -0.4°C con neve debole, Gela +5.4°C, Catania +3.4°C con pioviggine, Cozzo Spadaro +6.8°C.
Gli accumuli di pioggia o neve sono risultati ovunque piuttosto esigui, i maggiori si sono avuti nel messinese, con 10 mm nel capoluogo e 15 mm a Taormina.
La neve è caduta anche sulle montagne della Calabria, dove ai 1700 metri del Monte Scuro il manto al suolo è attualmente di 140 cm e la temperatura è scesa nella notte fino a -8°C. Molto rigidi i valori misurati ieri sera anche a Trevico, in Irpinia e a Campobasso, in Molise, pari rispettivamente a -5.8°C e -2°C. Entrambe le località hanno vissuto una giornata di ghiaccio, con temperature mai oltre gli 0°C; accumulo nevoso però poco consistente, appena 1 cm a Trevico e 3 cm a Campobasso. Maggiori gli accumuli in altre zone dell’Appennino meridionale, mentre solo “spolverate” sulle Murge, con qualche rovescio nevoso che ha raggiunto anche le coste pugliesi.
Al Sud le ondate di freddo tardive non sono rarissime. In questa zona d’Italia l’inverno comincia con ritardo rispetto al Nord, e non raramente dicembre è ancora un mese dalle caratteristiche autunnali. Man mano che la stagione prosegue da una parte il mare si raffredda e cede meno calore all’atmosfera, dall’altra le configurazioni bariche su larga scala si fanno di norma più favorevoli all’arrivo di masse d’aria fredda dai Balcani o dall’Artico, che sono le responsabili di queste forti ondate di maltempo accompagnate da forti venti.
Anche l’anno scorso il freddo giunse in marzo. Il primo giorno del mese la temperatura massima a Palermo fu di soli +7.2°C, tre in meno di quelli registrati ieri e il 2 marzo gli estremi a Trevico furono di -9/-7.8°C, con minima la notte successiva di -10.2°C. Ma l’ondata di freddo del marzo 2005 rimarrà negli annali come una tra le maggiori degli ultimi 100 anni per il mese in questione, questa dell’anno corrente non sembra voglia seguire gli stessi canoni.