Che tristezza. Che tristezza d’Inverno! Questo è un articolo d’opinione, non è una previsione o una proiezione meteo. Quindi prendetelo come tale, un’opinione.
Crediamo però possa trattarsi di un’opinione condivisa da tanti, forse molti, forsi dalla moltitudine dei nostri lettori. Non ci viene un altro termine per definire questa stagione, anzi forse sì, perché potremmo definirla pessima, stancante, bruttissima, preoccupante. Tutti termini chiaramente negativi, perché trattasi di stagione estremamente negativa.
Proprio in questi giorni sentiamo parlare delle incredibili nevicate in Iraq, dei blizzard turchi e dell’ennesima ondata di gelo che sta per colpire gli Stati Uniti. Poi vediamo le incredibili tempeste di vento nel nord Europa e la presenza di enormi tempeste nord atlantiche. Normale, direbbe qualcuno. No, non c’è niente di normale, non in Europa.
Ne parlano un po’ tutti, basterebbe farsi un giro nei siti web delle più importanti organizzazioni meteorologiche del vecchio continente. Parlano del caldo anomalo (usano gli stessi nostri termini, ma chissà perché soltanto in Italia si critica aspramente chi riporta semplicemente la realtà), parlano della carenza di neve, parlando di un Inverno che in molte Nazioni (se non la stragrande maggioranza) sarà il più brutto di sempre. Il più mite e il meno nevoso di sempre.
Ma torniamo in Italia. Vi invitiamo a farvi un giro in rete, a dare un’occhiata alla miriade di webcam appenniniche. Non ne avete voglia o non avete tempo? Tranquilli, non vi perdete nulla. La neve è pochissima, quelle splendide cartoline invernali che eravamo soliti commentare non ci sono. Bisogna andare sulle Alpi, ma anche qui la neve a bassa o bassissima quota sta cominciando a scarseggiare.
Ecco, appunto. L’Europa, Italia compresa, sta vivendo un vero e proprio “deserto invernale“. O perché no, un vero e proprio “disastro invernale“.
Speriamo che finisca presto e che la primavera possa portarci qualcosa di nuovo, ma anche qui le proiezioni dei modelli stagionali non lasciano speranze: potrebbe arrivare un altro trimestre (marzo-aprile-maggio) pesantemente segnato da caldo anomalo e assenza di piogge. Speriamo non sia così, altrimenti dovremo di nuovo preoccuparci di siccità, poi degli incendi e via dicendo. Speriamo, speriamo che la natura voglia essere un po’ più clemente.