Nevicate diffuse, anche se in genere non abbondanti, domenica in Polonia, Repubblica Ceca e parte della Germania. Polonia e Repubblica Ceca sono praticamente innevate nella totalità del loro territorio. In Repubblica Ceca, 14 mm di neve fusa, tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, ai 1324 m di Lysa Hora, dove la neve è alta 154 cm. 3 cm l’altezza della neve a Praga/Ruzyne, 4 a Brno e Ostrava, 10 a Karlovy Vary, 16 a Liberec, 33 a Primda, 68 a Churanov (m 1122).
In Polonia, ulteriori 26 mm di neve fusa ai 1989 metri di Kasprovy Wierch (55 in 48 ore) e 11 allo Sniezka (m 1603), dove la neve è alta 93 cm. 50 cm l’altezza della neve a Tarnow, 20 a Lublin, 19 a Katowice, 11 a Varsavia.
Insiste la configurazione che divide la Turchia tra un ovest piovoso e un est molto caldo, in particolare sulla costa del Mar Nero, dove i venti meridionali giungono ulteriormente riscaldati (e asciutti) discendendo dai monti dell’Anatolia. Domenica massime 23,5°C a Trabzon, 23,0°C a Hopa, 22,6°C a Giresun, 20,8°C a Samsun. A ovest, tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 28 mm a Nidge, 27 ad Alanya ed Anamur, 17 a Kirsehir, 15 a Denizli. 11,2° e 10,8°C le medie delle massime di febbraio a Samsun e Giresun. A Denizli, negli ultimi 4 giorni, sono caduti 13, 32, 39 e 15 mm, per un totale di 99 mm. A Mugla solo 6 mm nelle ultime 24 ore, ben 125 nelle ultime 96 ore.
Il caldo si fa sentire anche nel sud della Russia. Domenica, massime 20,5°C ad Adler, 20,4°C ad Armavir, 17,9°C a Krasnodar.
Gran gelo in Mongolia nel weekend. Dopo una prima parte di febbraio relativamente mite, domenica mattina diverse località sono scese sotto i -35°C. Una località molto fredda è stata Maanti, con -38,8°C di minima, dopo che la massima di sabato era stata -25,2°C (la media delle massime di febbraio è -12°C). Altre minime molto basse di domenica: Rinchinlhumbe -38,9°C, Hatgal -35,6°C, Ulaan-Baatar -33,3°C. Le medie delle minime di febbraio di queste tre stazioni sono -34,4°, -28,8° e -24,1°C.
Domenica molte stazioni siberiane sono scese sotto i -45°C. In testa alla “classifica del gelo”, le solite Ojmjakon e Verhojansk, scese a -52,4° e -52,1°C, seguite da Ilirnej con -52,0°C e Omolon con -50,0°C.
Giornata caldissima domenica 15 febbraio in gran parte del Sudan. Queste le massime più elevate: Abu Na’ama 41,0°C, Gedaref 40,7°C, Babanusa 40,5°C, Wad Medani 40,2°C, Damazine 40,0°C, En Nahud 39,8°C. Si tratta di valori 4°/6°C superiori alle medie stagionali.
Intense piogge sabato negli USA meridionali, lungo la costa affacciata sul Golfo del Messico. Tra le 0 e le 24 GMT di sabato, 71 mm a New Orleans (Louisiana, 47 mm tra le 6 e le 12 GMT), 65 ad Apalachicola (Florida, 49 mm caduti in sole 6 ore, tra le 18 e le 24 GMT), 47 a Tallahassee (Florida), 33 a Mobile (Alabama).
Domenica scorsa, 8 febbraio, l’onda di calore proveniente dall’Australia, dove nei giorni precedenti si erano registrate temperature elevatissime con incendi devastanti, ha fatto sentire i suoi effetti sulla Nuova Zelanda, in particolare sul versante orientale dell’Isola del Sud. Dunedin e Timaru hanno registrato massime 33,4° e 34,1°C, mentre le medie delle massime di febbraio sono 18,9° e 20,8°C. Lunedì 9, massime 31,7°C a Timaru e 34,2°C a Christchurch (media 21,8°C) ma anche, sulla costa est dell’Isola del Nord, 33,6°C a Gisborne (media 24,3°C). Le onde di calore, in Nuova Zelanda, fanno sentire i loro effetti soprattutto sui versanti est delle due isole, in misura più accentuata su quella meridionale, per l’effetto fhoen che subiscono i venti nordoccidentali (Canterbury Northwester) scendendo dai rilievi. Le Alpi Neozelandesi, sull’Isola del Sud, sono ben più elevate dei rilievi dell’Isola del Nord e quindi i venti di caduta si riscaldano maggiormente, giungendo roventi e asciutti sulle varie Timaru, Christchurch e Dunedin.