Maltempo di stampo invernale giovedì 20 ottobre in Friuli-Venezia Giulia, Slovenia e Istria (Croazia). Tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, 110 mm a Nova Gorica (la “gemella” slovena di Gorizia), 79 a Lubiana/Brnik, 76 al Kredarica (m 2514, neve, 56 cm di manto bianco fresco), 66 a Rijeka (Croazia), 63 a Lubiana/Bezigrad, 56 a Senj (Croazia) e Portoroz (Slovenia). Da notare che a fine periodo è caduta pioggia mista a neve anche a Lubiana.
La perturbazione ha portato precipitazioni intense e neve a quote via via più bassa con il procedere della giornata anche in Austria sudorientale. Tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, 56 mm di precipitazione nevosa a Villacheralpe (m 2140), 38 mm a Klagenfurt. Ai 448 metri del capoluogo della Carinzia ha iniziato a piovere nella notte con quasi 10°C, mentre nel pomeriggio di giovedì si è vista anche la neve, con temperatura scesa a pochi decimi sopra lo 0°C. Neve al suolo anche ai 500 metri di Villach, a pochi chilometri dal confine con l’Italia, dove si è ammantata di bianco la vicina Tarvisio.
Forti piogge giovedì 20 ottobre nella regione iraniana affacciata sul Mar Caspio, nel nord del paese. Tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, 78 mm di pioggia a Rasht, 70 ad Anzali, 66 a Babulsar.
Una pioggia torrenziale, insolita in piena stagione secca, ha colpito la costa del Queensland nordorientale (Australia) martedì 18 ottobre, proseguendo anche nei giorni successivi. Le piogge sono state accompagnate da attività temporalesca e numerose sono state le interruzioni di energia elettrica. A Cairns sono caduti 232 mm di pioggia tra le 12 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì (il giorno di ottobre più piovoso dal 1964), dopo i 119 caduti nelle 24 ore precedenti. Tra le 12 GMT di mercoledì 19 e la stessa ora di mercoledì 20 ottobre, caduti ulteriori 82 mm a South Johnstone e 31 a Cairns (per un totale di 382 mm in 72 ore). Nelle stesse 48 ore, a South Johnstone sono caduti 175 mm (64+111). La media pluviometrica di ottobre (ultimo mese della stagione secca) a Cairns è di soli 44 mm. Ai piedi delle montagne gli accumuli, favoriti dall’orografia, sono stati ancora più abbondanti. Negli stessi 3 giorni, 654 mm di pioggia a Babinda, nel Wooroonooran National Park.
Crollo termico di 20 gradi in 48 ore e Ojmjakon, il noto “polo del freddo” della Jacuzia (Siberia), si prende il primo -30°C della stagione. Da -1,4°C di massima di lunedì 17 ottobre si e passati ai -31,0°C di mercoledì 19, con spessore del manto nevoso di 11 cm (5 dei quali accumulatisi martedì 18).
Insiste il caldo in Kuwait, dove mercoledì 19 ottobre si sono sfiorati ancora i 43°C, con 42,7°C a Sulaibiya. Notevoli anche i 41,7°C di Al Wafra, i 41,6°C del Kuwait Airport e i 41,3°C di Mitribah, ma molte altre stazioni hanno superato i 40°C. Giovedì, 42,1°C a Sulaibiya, 41,7°C ad Al Wafra.
Terminata la stagione delle piogge, in ottobre si torna oltre i 40°C, come da copione, nel Sahel. In Mali, giovedì 20 ottobre, Hombori 43,0°C, Gao 42,0°C, Menaka 40,6°C. In Niger, Tillabery 40,8°C, Birni-N’Konni e Niamey 40,5°C. In Senegal, Matam 41,2°C. In Burkina, Dori 41,1°C, Ouahigouya 40,4 °C. Alcune medie delle massime di ottobre, in °C: Gao 39,3°, Hombori 39,0°, Matam 38,0°, Niamey 37,8°, Birni-N’Konni 37,3°.
Mercoledì 19 ottobre nel Sahel la stazione più calda era stata Birni-N’Konni con 42,2°C seguita da Hombori con 41,8°C. Superati i 40°C anche in Africa australe, con 40,5°C a Kariba (Zimbabwe), mentre Pandamatenga (Botswana) si era fermata a 39,8°C.