Ondata di maltempo negli USA nordorientali tra venerdì 24 e sabato 25 febbraio. Al seguito della perturbazione che venerdì ha portato pioggia e neve nel New England è affluita aria fredda che sabato ha causato, passando sopra i Grandi Laghi in gran parte liberi dai ghiacci (fatto insolito a inverno inoltrato), la formazione di imponenti ammassi nuvolosi, responsabili di nevicate (lake-effect snow bands), per lo più sotto forma di intensi rovesci, con forte riduzione della visibilità. La neve è caduta quindi, nelle prima parte di sabato, a Buffalo, Syracuse, Cleveland, Rochester, Detroit, nonché in gran parte del Michigan, dell’Ohio e della Pennsylvania, soprattutto orientale. A Youngstown (Ohio) 10 i cm di neve fresca tra le 23 GMT di venerdì e le 11 GMT di sabato. Più a est, 16 mm di precipitazione nevosa al Mount Washington tra le 12 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, con coltre nevosa cresciuta da 60 a 65 cm. Nelle stesse ore, 8 cm di neve fresca a Burlington (Vermont),una nevicata che in un inverno “normale” non avrebbe fatto notizia, ma lo diventa in un inverno in cui la neve caduta (70 cm fino al 23 febbraio) è stata meno della metà di quella attesa in base alla media climatologica. A Boston (Massachussets) i 16 mm caduti sono stati in forma di pioggia. A Portland (Maine) e Concord (New Hampshire) sono caduti 26 mm tra pioggia (soprattutto) e neve, mentre i 25 mm di Caribou (Maine sett.le) sono stati in forma di neve.
Sempre negli States, più a sud venerdì 24 febbraio vi sono stati temporali con forti raffiche di vento, ma sono stati segnalati anche alcuni tornadoes tra il pomeriggio e la sera. Un F2 ha interessato un’area nella Lexington County, South Carolina, con venti stimati fino a circa 200 km/h. Sempre in South Carolina, tornadoes anche presso Pinewood e Islandton, dove arie case mobili sono state danneggiate e una completamente distrutta. Forti raffiche di vento hanno abbattuto alberi e linee elettriche in Virginia, Maryland, North e South Carolina, Alabama, Georgia e Florida. Danni ad alcune case mobili, con alcuni feriti, a Pink Hill e Comfort, in North Carolina. Seriamente danneggiato dalle forti raffiche il tetto di una scuola a Jackson, Alabama.
Ancora molto caldo in Europa meridionale venerdì 24 ottobre. Oltre al nostro paese, le temperature hanno diffusamente superato i 20°C dal Portogallo alla Croazia. In Portogallo, Monte Real 22,4°C, Coimbra 20,8°C, Beja 20,0°C. In Spagna, Jerez 23,3°C, Cordoba 22,1°C, Siviglia e Tortosa 21,7°C, Murcia 21,0°C, Moron 20,8°C, Badajoz e Valencia 20,7°C, Santiago e Toledo 20,5°C (notevoli queste ultime, la prima nella fresca Galizia, la seconda sulla Meseta). In Francia, Perpignan 21,0°C, St.Auban-sur-Durance 20,8°C, Salon 20,7°C, 19,5°C agli 871 m di Embrun. In Slovenia, Lubiana/Bezigrad 20,8°C. In Croazia, Pazin 20,6°C, Spalato 20,2°C.
Il caldo, venerdì 24 febbraio, non ha risparmiato la Svizzera, soprattutto a sud delle Alpi (Stabio 19,9°C, Comprovasco 18,7°C, Locarno/Magadino 18,2°C), l’Austria (soprattutto Carinzia e Stiria, Koetschach 19,0°C, Kleinzicken 18,8°C, Bad Gleichenberg 18,6°C, Obervellach e Bad Radkersburg 18,5°C) e l’Ungheria (Sarmellek 19,7°C, Zalaegerszeg 19,0°C, Szentgotthard 18,5°C, Szombathely 18,0°C). Tornando in Svizzera, spiccano i valori estivi in quota: Pilatus (m 2106) 8,6°C, Grimsel-Hospiz (m 1980) 7,7°C, Monterosahuette (m 2885) 5,3°C.
Temperature miti e forti piogge (neve solo oltre i 5-600 m) venerdì 24 febbraio nel sud della Norvegia. Tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 47 mm a Kvamskogen e Fjaerland, 42 a Takle, 39 a Stryn, 36 a Forde-Tefre, 34 a Sauda. 13 mm l’accumulo a Bergen/Florida, dove la massima è salita fino a 8,8°C. Localmente si sono superati i 10°C: Kongsberg 11,9°C, Drammen 11,0°C, Jomfruland Fyr 10,9°C, Melsom 10,8°C, Oslo/Blindern 10,1°C.
Il gelo si è ritirato dall’Europa, ma in questi giorni sta dando il meglio di se nei suoi territori preferiti. Anche venerdì 24 febbraio, infatti, le stazioni più fredde della Siberia sono state i due “poli del freddo”, i villaggi jacuti di Verhojansk e Ojmjakon, scesi a -51,5° e -51,4°C, seguiti dai -49,1°C di Selagoncy. Verhojansk si è migliorata sabato, scendendo a -53,7°C.
Altro luogo dove il gelo si è ormai radicato è la Turchia centro-orientale, dove le conche innevate degli altopiani stanno facendo registrare valori diffusamente inferiori a -15°C (con punte a -30°C) da settimane. Venerdì 24 gennaio ancora Erzurum a guidare il gruppo con -30,8°C, seguono Kars -24,4°C, Agri -23,6°C, Mus -23,0°C, Sivas -21,8°C, Erzincan -19,7°C. Queste località sono tutte ben oltre i 1000 m ma anche a quote più basse il gelo è stato di tutto rispetto, con -14,1°C ad Ankara/Esenboga (m 953), -12,3°C a Corum (m 776). Alcune medie delle minime di febbraio, in °C: Kars -13,7°, Erzurum -10,5°, Erzincan e Sivas -5,2°, Corum -3,0°.
Ancora piogge intense nelle Isole Ryukyu meridionali (che appartengono al Giappone) e a Taiwan. Tra le 12 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì 69 mm a Taipei (Taiwan, dopo i 55 mm delle 24 ore precedenti),67 a Ishigakijima (Giappone, 17 nelle 24 ore precedenti), 59 a Miyakojima (Giappone, 26 nelle 24 ore precedenti). Nelle 24 ore successive, ulteriori 25 mm a Taipei.
Si sfiorano già i 40°C in Thailandia, dove venerdì 24 febbraio Tak ha registrato 39,9°C di massima, mentre Nakhon Phanom, Chaivaphum e Mukdahan hanno toccato i 38,5°C. Notevoli anche i 38,4°C di Thoen, i 38,3°C di Sakon Nakhon e i 38,1°C di Khon Kaen. Alcune medie delle massime di febbraio: Tak 34,9°C, Khon Kaen 32,7°C.
Piogge molto intense nel Queensland (Australia nordorientale) venerdì 24 febbraio, in particolare nella fascia costiera appena a nord di Brisbane. Tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 214 mm a Tewantin Park (382 mm in 96 ore), 152 a Nambour (270 in 96 ore), 125 a Maroochydore (240 in 96 ore), 118 a Proserpine, 106 a Beerburrum Forrest (215 in 96 ore), 87 a Mackay Airport, 77 a Brisbane Airport.