Sta arrivando al termine uno degli inverni più caldi di sempre, con la neve che è venuta pressoché a mancare su tutta Italia, almeno a quote basse. A dire il vero, nemmeno in montagna la situazione è stata rosea, se si escludono le Alpi che hanno ricevuto abbondanti nevicate nella prima parte della stagione.
Difficilmente le cose potranno mutare da qui alla fine dell’inverno, tenendo peraltro presente che dal 1° marzo, per il calendario meteorologico, sarà già l’inizio di primavera. In riferimento al Nord Italia, l’anomalia non è solo di qest’inverno, ma negli ultimi anni la neve si sta facendo parecchio desiderare.
Siamo infatti reduci da una serie d’inverni sfavorevoli alla vere abbondanti nevicate in Val Padana. Tutto l’opposto di quanto accaduto al Sud, ma anche su altre zone d’Italia. Spesso abbiamo detto di Roma, che ha vissuto un ultimo decennio assai rilevante per la frequenza di nevicate.
Invece, per quanto attiene il Nord Italia, bisogna tornare indietro al fine febbraio 2013 per ritrovare uno degli ultimi episodi, con consistenti precipitazioni nevose in pianura, soprattutto per quanto attiene il Nord-Ovest. Tra il 24 ed il 25 febbraio 2013 la neve cadde in modo molto copioso tra Piemonte e Lombardia.
Si tratta come detto di una delle ultime nevicate molto rilevanti in aree di pianura. Molto colpite furono le aree settentrionali, tra Verbano, Biellese, Novarese, ma anche Varesotto, Comasco e Brianza. Qui gli accumuli superarono i 30/40 cm sulle pianure pedemontane ed anche di più su zone di bassa collina.
Non fu l’unica grande nevicata al Nord di quel febbraio 2013, vedi qui il grande episodio dell’11/12 febbraio. Sono poi seguiti una serie d’inverni dalle caratteristiche differenti, con molte nevicate mancate e nessun evento meteo così eccezionale. In attesa di tempi migliori, la neve al Nord è divenuta quasi una rarità