Ora tutti che si stupiscono. Si stupiscono nell’aprire giornali, siti web, nell’accendere la TV e leggendo o ascoltando le previsioni meteo orientate al freddo si strabuzzano gli occhi. Com’è possibile?
Come spesso capita, vale anche per noi, la memoria meteorologica è troppo corta. Ripercorriamo le ultime settimane, così avremo modo di ricordarci quante volte sia stato trattato l’argomento. Era la fine di marzo, all’epoca proponemmo le proiezioni mensili dicendovi che secondo autorevoli centri internazionali aprile sarebbe stato un mese decisamente anomalo. Non tanto per l’instabilità, quella in fin dei conti fa parte del giorno, quanto per il freddo.
Poi ragionammo sulle statistiche: aprile avrebbe potuto, dati alla mano, proporci ondate di freddo. Per sostenere tale tesi scrivemmo degli approfondimenti mirati, approfondimenti che ci permisero di ricordarci episodi nevosi eclatanti. Alcuni, probabilmente lo rammenterete, proprio nel nuovo millennio.
Fu la volta del Vortice Polare. Descrivemmo le dinamiche osservate da dicembre in poi, ma per comprendere le possibili implicazioni su aprile focalizzammo l’obbiettivo sugli accadimenti atmosferici di febbraio. Si puntò il dito sull’inusuale rinforzo del Vortice, sul fatto che tutto quel freddo al Circolo Polare Artico avrebbe puntato l’Europa meridionale alla minima occasione. Con l’incedere stagionale l’occasione si è presentata, o meglio, le occasioni si stanno presentando e la più sorprendente è alle porte.
Cos’altro aggiungere? Possiamo semplicemente dirvi che se domenica vedrete nevicare a quote collinari, o comunque sotto i 1000 metri, non dovrete stupirvi. Vi sono alcuni proverbi regionali che imputano ad aprile un freddo talmente intenso da far impallidire il pieno inverno. Forse non sarà così stavolta, però tenete conto che se il Vortice Artico fosse piombato in Italia un paio di mesi fa avrebbe nevicato a bassissima quota un po’ dappertutto.
Ancora stupiti? Forse sì, forse no. Se siete ancora stupiti con questo articolo probabilmente avrete definitivamente capito che avevamo ragione. Non perché la vogliamo a tutti i costi, ma perché quando scriviamo dei pezzi lo facciamo con cognizione di causa e se settimane fa eravamo convinti che il freddo avrebbe fatto visita all’Italia è perché c’erano elementi in tal senso. Se non siete stupiri allora converrete con noi che il trend a lungo termine, ancora una volta, è stato corretto.