Previsioni confermate, un’intensa ondata di maltempo ha investito l’Isola del Sud della Nuova Zelanda, con pioggia, grandine, neve, freddo e vento. Venerdì notte e sabato l’area più colpita è stata quella orientale, tra Dunedin e Christchurch. Più di 20 i cm caduti a Coronet Peak, stazione di sport invernali presso Queenstown, che si prepara quindi all’apertura della stagione. Notevoli difficoltà di circolazione sul Lindis Pass, strada di collegamento tra la costa orientale e Queenstown. Sul Canterbury, nel nord dell’Isola del Sud, la neve è caduta al di sotto dei 400 m, incappucciando di bianco le colline. A Christchurch, le temperature minima e massima di sabato sono state 2,8°/8,5°C, con 29 mm di pioggia caduta. A Dunedin, estremi 0,5°/9,4°C, con 9 mm. Più a sud, gelata a Queenstown, con temperatura minima -1,1°C.
Neve precoce in Nuova Zelanda, neve tardiva in Nebraska e Wyoming, negli USA. Molte le strade anche importanti chiuse per la neve caduta nella notte tra giovedì 1 e venerdì 2 maggio e ancora nella mattinata di venerdì. Tra le altre è stata chiusa per ore anche la Interstate 80 per un tratto di oltre 120 km. Chiuse anche molte scuole nel Nebraska occidentale, dove particolarmente colpita è stata la città di Chadron, con 13 cm di neve bagnata. La neve è caduta a lungo, ma debolmente, anche a Cheyenne, nel Wyoming sudorientale, dove gli estremi termici di venerdì sono stati -2,8°/1,1°C e dove durante la nevicata il vento ha soffiato fino a 70 km/h, con raffiche fino a 100 km/h.
L’ex ciclone tropicale Nargis ha portato piogge intense e forte vento in Myanmar venerdì, spostandosi verso nordest. Al momento del landfall, avvenuto nel pomeriggio, ora locale, presso Cape Negrais, Nargis era accompagnato da vento sostenuto fino a oltre 200 km/h. Il ciclone ha poi attraversato il delta del fiume Irrawaddy, dirigendosi verso la capitale Yangon, dove le raffiche di vento hanno superato i 200 km/h (111 km/h la velocità massima del vento sostenuto). Continuando a dirigersi verso nordest, alle 12 GMT di sabato Nargis, ora tropical storm con venti sostenuti fino a quasi 75 km/h, si trovava a 18,3°N 97,5°E, praticamente sul confine tra Myanmar e Thailandia nordoccidentale, lungo il quale dovrebbe continuare a spostarsi nelle prossime ore, portando ancora piogge intense, con vento invece sempre più debole.
Yangon è stata per ore paralizzata dal passaggio del ciclone Nargis, subendo gravi danni alle infrastrutture, sia pubbliche che private, e la perdita di gran parte dei suoi alberi. Per ore la capitale è rimasta senza acqua, luce e telefono. Le notizie sono comunque scarse, come sempre accade per gli eventi che colpiscono il Myanmar (accadde anche per lo tsunami), oppresso da un regime militare che esercita anche pesanti limitazioni sull’informazione. Mancano informazioni sulle perdite umane, che si temono comunque elevate.
Freddo in Sud America centro-meridionale. Venerdì, in Bolivia minime -8,0°C a Oruro, -6,9°C a Potosi, -5,8°C a La Paz. Si tratta di stazioni di montagna, a 3072, 3935 e 4058 metri, tuttavia il freddo è notevole per il periodo, visto che, per esempio, a La Paz le medie delle minime del maggio 2007, 2006 e 2005 sono state -1,4°, -4,0° e -3,2°C. In Argentina, queste alcune minime di venerdì: Maquinchao -7,0°C, Bariloche -3,5°C, Esquel -2,2°C, Neuquen -2,1°C, Tandil -0,6°C (medie delle minime di maggio -0,2°C a Maquinchao, 0,2°C a Esquel, 3,1°C a Neuquen). Freddo anche nel Paraguay, con Mariscal Estigarribia scesa fino a 6,0°C (10°C sotto la media) e Prats-Gil addirittura a 3,0°C.
Ondata di caldo venerdì in Finlandia centro-meridionale. Non si contano le località che hanno fatto registrare massime superiori ai 20°C, ma molte hanno addirittura superato i 22°C. Citiamo: Utti 23,4°C, Lahti 23,3°C, Ylivieska 22,9°C, Kauhava, Halli e Jyvaskyla 22,7°C, Mikkeli e Ahtari 22,6°C, Helsinki-Vantaa 22,5°C, Tampere 22,2°C. Si tratta di temperature 7°/8°C più elevate rispetto alle medie di maggio. Temperature elevate comunque anche nel nord: Rovaniemi 17,8°C, Salla 16,3°C, Sodankyla 15,5°C, valori 6°/8°C superiori alle medie delle massime di maggio.