I 32 mm di precipitazione, quasi interamente in forma nevosa, caduti nelle ultime 48 ore, tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di venerdì, hanno portato lo spessore del manto nevoso alla stazione meteo di Tromso, la più grande città norvegese oltre il Circolo Polare, da 72 a 94 cm
Traffico aereo e stradale paralizzato intorno a Buenos Aires giovedì e venerdì. La maggior parte delle grandi strade di accesso alla capitale argentina sono state chiuse per il denso fumo gravitante sull’area, a causa di numerosi incendi appiccati, nel delta del Rio Paranà, dagli allevatori di bestiame, contro i quali il governo sta studiando azioni legali. Con le strade chiuse, le compagnie di trasporto hanno sospeso le corse degli autobus extraurbani. Molte le segnalazioni di visibilità quasi nulla, fino a soli 5 metri All’Aeroparque (l’aeroporto dei voli interni) sospesi tutti gli atterraggi, l’aerostazione è rimasta aperta con qualche velivolo che è riuscito a decollare. Normale la situazione all’aeroporto internazionale Ezeiza, non interessato dalla nube di fumo. In città, la visibilità si è ridotta fino a 200 metri. Nell’area interessata dagli incendi, sono circa 300 i roghi segnalati, su una superficie complessiva di 70000 ettari. Il tempo stabile, anticiclonico, con assenza di precipitazioni e ventilazione modesta, sta favorendo il ristagno della nube di fumo sulla regione.
Venerdì alle 12 GMT (quindi a sera, ora locale), il tifone Neoguri era centrato presso l’isola Hainan, nel sud della Cina, ormai prossimo al “landfall” sulla Cina continentale, nella provincia del Guangdong. Neogun, all’ora indicata, era un tifone di categoria 1, con venti sostenuti fino a quasi 150 km/h che soffiavano intorno ad un centro di bassa pressione situato circa 100 km a est-sudest di Haikou, e si muoveva verso nord a 14 km/h. Le previsioni indicano per Neoguri un indebolimento, con declassamento a tropical storm, già prima del landfall, previsto intorno alle 4-5 GMT di sabato, nella provincia di Guangdong, a sudovest di Hong Kong.
Il tifone Neoguri ha investito con violenza le isole Paracel, nel Mar Cinese Meridionale, contese tra Cina e Vietnam, tra giovedì e venerdì. Venti fino a 160 km/h hanno soffiato sulle isole quando l’occhio del tifone è transitato presso di esse, mentre le piogge sono state molto abbondanti. Tra le 6 GMT di mercoledì e la stessa ora di venerdì, 277 mm sono stati registrati a Xisha Dao, 228 quelli caduti a Sanhu Dao. Ad Hainan 120000 evacuati dalle zone costiere, ma la notizia più inquietante è quella secondo cui ci sarebbero 56 pescatori dispersi nel Mar Cinese Meridionale.
Piogge torrenziali hanno colpito venerdì il Giappone centro-meridionale. Tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, registrati 117 mm a Onahama, 105 a Choshi, 84 a Tokyo, 56 a Sendai.
Torniamo sulla tempesta di sabbia che ha colpito Baghdad giovedì, obbligando tra l’altro alla chiusura dell’aeroporto. E’ stata la peggior tempesta da molti anni nella capitale irachena. Uno strato di polvere gialla ha ricoperto ogni cosa, le attività produttive e commerciali, come pure i trasporti, sono rimaste semi-paralizzate, i residenti sono rimasti quasi tutti al chiuso, nelle loro abitazioni. Decine di persone hanno affollato gli ospedali, lamentando problemi respiratori. Le tempeste di sabbia non sono rare in Iraq, portate in genere dal vento chiamato shamal, più frequente nei mesi caldi. La sinottica favorevole alle tempeste vede basse pressioni alimentate da aria fredda portare maltempo su Turchia e nord dell’Iran, mentre venti caldi e secchi sul lato orientale della depressione investono Giordania, parte della Siria, Iraq e nord dell’Arabia Saudita. Successivamente, il vento diventa nordoccidentale e aumenta di intensità, trasportando la sabbia del deserto, sulle piane del Tigri e dell’Eufrate, incanalandosi in esse tra le montagne turche e iraniane da una parte e l’altopiano saudita dall’altro.
Nubifragi associati alla tropical storm 27P, che alle 12 GMT di venerdì era centrata a 17,0°S 164,0°E, accompagnata da venti sostenuti fino a 65 km/h, hanno inondato la Nuova Caledonia e le Isole Loyalty. Su Ile Lifou, una delle Loyalty, in 48 ore, tra il mezzogiorno di mercoledì e quello di venerdì, sono caduti 248 mm di pioggia a Ouanaham, accumulo molto superiore a quello medio di aprile, che è pari a 135 mm.