Gli ultimi giorni della settimana appena trascorsa hanno visto un vero e proprio anticipo d’inverno, con la neve che in alcune aree alpine ha fatto la sua comparsa a quote particolarmente basse per il periodo: è stato il caso ad esempio della Val d’Intelvi, nel comasco al confine con la Svizzera, dove a tratti ha nevicato fino attorno ai 500-600 metri. Per trovare nevicate simili a tali quote bisogna tornare indietro al 1992 e, ancora prima, al 1981, anche se in entrambe le situazioni i primi fiocchi così a bassa quota erano caduti alla fine d’ottobre. Stessi scenari anche in Val Brembana, con neve che ha spolverato di bianco alcune zone fino ai 600 metri. Un nuovo record per la neve d’ottobre: lo scorso anno infatti era caduta fino a bassa quota solo il 28 di ottobre e non accadeva dal 1974.
La situazione non è stata così diversa, in termini d’eccezionalità, nemmeno appena oltre confine. Gli accumuli di neve in Svizzera sulle montagne Grigionesi sopra 2000 metri hanno raggiunto picchi ben oltre 50 cm. A livello climatologico questi accumuli sono molto significativi e vicini ai record per quanto riguarda il Moesano. Sono stati misurati 50 cm a San Moritz (1890m), 44 cm a Sils Maria (1800m), 40 cm a Samedan (1709m), 34 cm a San Bernardino (1639m), 32 cm a Scuol (1304m). Dal 1954 in ottobre i 34 cm di San Bernardino sono stati superati o eguagliati solamente due volte: 17-18 ottobre 1978 con 42 cm, 7-8 ottobre 1974 con 34 cm. In basso una panoramica delle Dolomiti Italiane: anche qui paesaggi invernali (fonte www.carezza.it).