Occhi inevitabilmente puntati all’irruzione d’aria artico-marittima attesa nel week-end a partire dal Nord e che progressivamente dilagherà sul resto della Penisola. Abbiamo più volte fatto cenno al pesante tracollo termico, dovuto al fatto che si passerà da un estremo all’altro. Le condizioni fin troppo miti che hanno prevalso a novembre lasceranno infatti spazio alla prima severa frustata invernale. Oltre al freddo, avremo con ogni probabilità le prime nevicate fino a quote piuttosto basse. Sulle Alpi la neve potrà spingersi fin sul fondovalle specie oltre confine, mentre appare al momento poco probabile la neve in pianura al Nord.
Nevicate cadranno poi soprattutto lungo la dorsale, fino localmente a quote di bassa collina sull’Emilia Romagna, particolarmente esposta alle correnti che verranno richiamate da nord/est. La quota neve si assesterà a livelli via via più elevati scendendo lungo il resto dell’Appennino, fino a raggiungere i 1400/1500 metri sull’estremo Sud. Neve fin sotto i 1000 metri è attesa anche in Sardegna La mappa in basso mostra il livello dello zero termico previsto per le ore centrali di lunedì 23 novembre. La quota neve in genere si pone circa 300-500 metri più in basso rispetto all’altitudine nella quale la temperatura è pari a 0°C.