L’avvio del 2013 prospetta un cambiamento meteo piuttosto importante, per effetto dell’intromissione di una perturbazione nord-atlantica in arrivo dalla Francia, inserita all’interno di una stretta saccatura a carattere freddo. Il peggioramento meteo comincerà a sortire i primi effetti nel corso del Capodanno, quando si andrà ad approfondire una bassa pressione sul Mar Ligure: sarà proprio questo minimo ciclonico a risucchiare aria più fredda dal Centro Europa, che tenderà ad accumularsi sulla Val Padana occidentale. Le precipitazioni sono attese persino copiose, soprattutto dalla sera di Capodanno e per buona parte del 2 gennaio, tra Liguria, Basso Piemonte, Oltrepò Pavese ed Ovest Emilia.
In tutte queste aree appena elencate saranno probabili nevicate fino a quote estremamente basse, occasionalmente ai limiti della pianura, per via del mix fra le forti precipitazioni e l’aria relativamente fredda accumulatasi anche sui bassi strati. Per quanto concerne la Liguria, potrà nevicare a quote estremamente basse sull’immediato entroterra tra savonese e genovese. Attese nevicate fino al fondovalle in alcune vallate alpine, specie nel Trentino Alto Adige. Nella mappa sottostante (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo) sono evidenziate le temperature previste per la tarda sera del Capodanno all’altezza geopotenziale di 925 hPa (corrispondenti a circa 700 metri d’altezza): laddove vediamo l’isoterma 0°C, attraverso l’area appositamente racchiusa con la figura di colore blu, è probabile che la neve possa spingersi ragionevolmente fino a quote almeno di bassa collina.