La ferita instabile, che si è aperta da qualche giorno, induce ad andare alla ricerca di una svolta. E, se per fine aprile nemmeno se parla, anche ad inizio maggio sarà difficile trovare una soluzione all’attuale circolazione di blocco, che vede l’alta pressione proiettata sul Nord Europa con opposte vicissitudini instabili in ambito mediterraneo.
Il debutto di maggio potrebbe anzi vedere all’opera un’ulteriore severa complicazione dello schema barico: non solo i nuovi apporti perturbati in arrivo sull’Iberia, che alimenteranno la costruzione di una nuova spirale ciclonica pronta ad abbracciare anche l’Italia. Nel contempo, sarà infatti da tenere in conto la discesa di un nocciolo freddo d’estrazione artica che, sfruttando il bordo orientale dell’alta pressione centrata sul Mare di Norvegia, tenderà a scivolare verso le medie latitudini europee tentando un aggancio con la figura di bassa pressione iberica.