La certezza, attualmente, è rappresentata dal consolidamento anticiclonico. I primi sintomi apparvero pochi giorni or sono nelle regioni Settentrionali, che usufruirono delle benefiche schiarite dopo le ben note vicissitudini perturbate. Poi toccò al Centro e presto sarà il turno del Mezzogiorno.
Le ultime 48 ore sono state condizionate da quel che resta della perturbazione atlantica, ovvero un’area decisamente instabile ubicata sullo Ionio. Stamane, nel corso del Buongiorno Italia, abbiamo evidenziato uno spostamento verso la Libia e l’Egeo, senza escludere peraltro residue influenze tra Calabria e Sicilia. Ancor più interessante, al momento, è quella perturbazione a ridosso del Portogallo. Non perchè riuscirà a raggiungere l’Italia, piuttosto perché evidenzia una difficoltà d’affermazione dell’Anticiclone sull’Europa sud occidentale.
E là che si dovrà prestare attenzione nei prossimi giorni. L’azione erosiva riuscirà a introdurre refoli d’aria instabile sin sulla Spagna e potrebbero spingersi nel Mare di Sardegna. Quali le conseguenze? Nei primi giorni settimanali, tra le due Isole, si ripristinerà un flusso sciroccale che dovrebbe spingere nubi minacciose addosso alla Sardegna. Confermiamo, pertanto, un peggioramento insulare la cui entità andrà valutata nei vari aggiornamenti. Tra martedì e mercoledì prossimi, difatti, si potrebbero realizzare delle piogge – anche consistenti – nel settore meridionale.
Gli spifferi avranno enormi difficoltà a dirigersi verso est, perché ostacolati dal muro anticiclonico. Al momento, tuttavia, sembra che una minima influenza possa registrarsi anche sull’estremo Nordovest. Come? Con un aumento delle nubi sul Piemonte sud occidentale e nel ponente Ligure, persino con qualche pioggia al seguito. E’ bene sottolineare che l’arco temporale è tale da imporre prudenza. I Modelli, al momento, non sono affatto concordi sull’esito evolutivo.
Nelle giornate precedenti, quindi da domenica a martedì, avremo una netta predominanza anticiclonica. Nel contempo continuerà l’afflusso d’aria fresca, che rammentiamo essere causata da una circolazione ben più fredda tra il Mar Nero, i Balcani e la Grecia. I venti di Grecale, deboli o moderati sino a lunedì, faciliteranno una ulteriore diminuzione delle minime, mentre i valori massimi dovrebbero risentirne meno grazie all’abbondante soleggiamento. La ventilazione orientale terrà a freno le fastidiose nebbie in Val Padana, che comunque potrebbero apparire su qualche tratto in vicinanza del Po.
Le piogge, o meglio, i nubifragi che hanno scosso le estreme regioni Meridionali si son placati. Può darsi che nelle aree orientali insulari e nel Reggino stazionino, domenica in particolare, un po’ di nubi minacciose e qualche pioggia. Ma non si potrà certo definirlo maltempo.
Insomma, andiamo incontro ad un periodo di bel tempo di media durata. Soltanto l’Atlantico, al momento, sembra in grado di interromperne il dominio. Come e quando lo stabiliremo con precisione strada facendo.