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Nebbie e gelate in Val Padana, maltempo su tirreniche. Piogge al mattino e di sera, neve in Appennino

di Ivan Gaddari
02 Dic 2010 - 08:14
in Senza categoria
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Oggi le precipitazioni interesseranno soprattutto i versanti tirrenici, ma verso sera qualche precipitazioni raggiungerà anche Marche, Abruzzo e le regioni del Nordest.
Schiarite. Ma anche gelo e nebbie. E’ lo scenario che ha accolto il risveglio del Nord Italia. La perturbazione si è allontanata e le nevicate hanno lasciato strada a un temporaneo miglioramento. La nuvolosità, irregolare, è ancora presente al Nordest e sui rilievi alpini cade qualche fiocco di neve. Le temperature invernali favoriscono fioccate a bassissima quota ed anche se si tratta di precipitazioni blande è giusto segnalarne la presenza perché poi torneranno ad affacciarsi in serata.

A fine giornata non si limiteranno a coinvolgere soltanto le aree montane, si potrebbero manifestare in qualche area pianeggiante, sulle Prealpi e nelle aree pedemontane. Considerati valori termici, che non registreranno particolari variazioni, si tramuteranno in neve sin dai 300/400 m di quota. Ad ovest torneranno ad affacciarsi le nubi, ma i fenomeni dovrebbero riguardare esclusivamente la Liguria orientale.

Al Centro, al Sud e soprattutto in Sardegna la situazione sarà diversa. In questo momento degli episodi temporaleschi stanno interessando la Toscana, ma si tratta degli strascichi dell’impulso perturbato transitato ieri. Nel corso del mattino è probabile che qualche pioggia o rovescio coinvolga il Lazio e la Campania, ove ieri è piovuto con discreta intensità. Piogge che hanno causato l’innalzamento del livello di fiumi e torrenti, soprattutto sul territorio laziale. Il Tevere è nuovamente in piena, l’Aniene ha rotto gli argini in diversi punti. La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente di sera, quando altre piogge interesseranno le stesse zone. Allagamenti hanno interessato anche l’Abruzzo e in particolare l’Aquilano, ove le autorità locali hanno dovuto operare diverse evacuazioni nelle aree interessate dal terremoto.

Giusto per capire quel che sta accadendo ricordiamo che siamo oggetto di un’ampia circolazione depressionaria instauratasi sull’Europa occidentale a seguito dell’irruzione Artica. Irruzione che ha catapultato gran parte del Continente nel più crudo degli Inverni. In Paesi come la Scandinavia, le Reppubliche Baltiche e la Russia la colonnina di mercurio continua a scendere al di sotto dei -20 °C. Nelle pianure russe si scende addirittura sotto i -30. Valori che si registrano solitamente verso Gennaio e Febbraio, non certo durante Novembre o Dicembre.

Se fino a ieri l’azione perturbata richiamava correnti molto miti su gran parte del Centro Sud, ora lo spostamento del perno ciclonico verso est determinerà una rotazione dei venti dai quadranti settentrionali e fin da oggi comincerà a fluire aria fredda. Le temperature inizieranno a calare anche laddove il termometro segnava valori primaverili. E’ giusto ricordare che mentre al Nord Italia le condizioni climatiche erano invernali, al Sud e in Sicilia sembrava fosse tornata la Primavera. Bene, tra oggi e domani arriverà l’Inverno anche in quelle zone.

La regione che patirà i maggiori fenomeni sarà la Sardegna. Il nuovo impulso perturbato si dirigerà di gran carriera verso l’Isola e dal pomeriggio causerà un sensibile peggioramento. Considerando che verrà accompagnato da correnti di Maestrale, le maggiori precipitazioni coinvolgeranno le zone occidentali. La diminuzione termica favorirà la comparsa della neve nei rilievi interni e la quota si attesterà al di sopra dei 1000 m.

Dalla Sardegna si dirigerà verso le Centrali tirreniche, non solo. Dopo aver raggiunto Lazio, Campania, Toscana e Umbria, i fenomeni si estenderanno localmente sin su Abruzzo e Marche. La neve, probabilmente, cadrà attorno ai 1000 m ma localmente potrebbe scendere anche a quote inferiori. E domani farà ancor più freddo, rammentandoci così che l’Inverno è cominciato ufficialmente nella giornata di ieri.

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