Sembrava poter rappresentare una seria minaccia per l’Europa l’ex Uragano Nadine, che era la vera variabile impazzita sull’evoluzione meteo così incerta di questo fine settembre. Alla fine invece il ciclone dalle caratteristiche tropicali è rimasto isolato in Atlantico, senza avvicinarsi alla Penisola Iberica: dopo aver lambito l’Arcipelago delle Azzorre, si è poi spostato verso sud e le ultime mosse l’hanno visto arretrare verso ovest-sud/ovest. Nella giornata di venerdì 21 Nadine era stato addirittura dichiarato “morto” dal National Hurricane Center perché aveva perso i connotati di convezione tipici, ma poi è risorto.
Come una trottola, questo sistema ciclonico sta quindi compiendo un giro su se stesso e si mantiene tuttora al livello di tempesta tropicale, fra alti e bassi. Quello che colpisce di più è la lunga permanenza di Nadine, che ormai è in vita da circa 2 settimane. Non si tratta ovviamente di un record: l’uragano Ginger nel 1971 aveva avuto inizio il 6 settembre e durò fino al 5 ottobre, vagando nell’Atlantico Centrale prima di fare un percorso lungo e lento di ritorno in North Carolina. Nella mappa in basso possiamo vedere il lungo percorso finora compiuto da Nadine (fonte blog.myfoxhurricane.com/).