Anticiclone, sempre anticiclone Nemmeno maggio ha portato quel cambiamento che tanto ci aspettavamo, dopo un aprile che aveva portato caldo record per il periodo. A dire il vero, un po’ di dinamismo non è certo mancato nelle ultime settimane: si sono proposti inserimenti perturbati e discese d’aria fresca, ma in modo troppo frammentato ed episodico con un finale già scritto, ovvero i ritorni dell’alta pressione spesso duratura.
Ora siamo di fronte all’ennesimo anticiclone troppo difficile da spodestare su gran parte dell’Europa Centro-Meridionale: è vero, non è poi tanto una fortezza e ci sono molte insidie che favoriscono il proliferare dell’instabilità. Nonostante tutte queste difficoltà, l’anticiclone non appare minimamente intenzionato a cedere di schianto e promette di durare a lungo, forse addirittura fino agli ultimi giorni del mese: nella prossima settimana anche il caldo subirà un’accelerazione, pur accompagnandosi a vivaci temporali di calore pomeridiani.
Speranze di un cambiamento? Al momento le emissioni modellistiche propendono per possibili svolte significative non prima di 9-10 giorni, quindi solamente negli ultimi giorni del mese. Il cambiamento avverrebbe attraverso la discesa di una saccatura nord-atlantica ampia ed organizzata, capace di intrufolarsi fin sul Mediterraneo. Prima dell’eventuale ingresso instabile-perturbato, vi sarebbe da dover fare i conti con un inevitabile richiamo caldo nord-africano.