Il Centro-Sud si appresta a vivere una fase calda, l’Anticiclone africano è nuovamente pronto a sferrare un nuovo attacco, favorito dalla saccatura nord-atlantica che affonderà i tentacoli sulla parte occidentale del Continente Europeo. Il Nord Italia, al confine fra il richiamo caldo e la circolazione più umida oceanica, sarà coinvolto nei prossimi giorni dal transito della coda di alcuni fronti perturbati.
Vediamo quelle che sono le novità proposte dai modelli matematici odierni. Iniziamo l’analisi dal più importante modello europeo, ovvero ECMWF, con base di calcolo a Reading, che questa mattina offre spunti importanti di discussione. L’uscita serale di ieri aveva abbreviato sensibilmente l’ondata di caldo, offrendo scenari perturbati e freschi per l’inizio settimana, almeno al Centro-Nord.
L’ultima elaborazione, allineandosi con gli altri centri di calcolo, conferma il picco di calore nel week-end: fra Sabato e Domenica tutto il Centro-Sud della Penisola sarà abbracciato da isoterme di circa +20/+22 ad altezze di circa 1600 metri in libera atmosfera, mentre la +24 dovrebbe restare ai limiti delle coste algero-tunisine.
In apertura di settimana, il transito di una lieve ansa ciclonica al Nord, associato ad un peggioramento in transito fra Domenica e prima parte di lunedì, consentirà nel contempo l’ingresso di correnti più fresche occidentali su tutto il Centro-Nord, ove si ridimensionerà parzialmente l’ondata di caldo.
L’Anticiclone sub-tropicale non mollerà la presa soprattutto sulle Isole, per la persistenza di una falla barica sull’Atlantico Portoghese. La svolta potrebbe avvenire verso il successivo fine settimana per l’abbassamento di latitudine del flusso atlantico, ma proiezioni a 9-10 giorni vanno prese con le molle.
Il modello americano GFS non differisce troppo da quest’evoluzione appena descritta del modello inglese. Rammentiamo che le carte americane propongono 4 diverse uscite giornaliere, ebbene nell’elaborazione di ieri sera delle ore 18Z era evidenziata un’ondata di calore dai caratteri estremi sul Centro-Sud, sia a livello di durata che di entità, scontrandosi con la diversissima evoluzione di ECMWF per quanto concerne il medio-lungo termine.
Le ultime elaborazioni di questa mattina hanno invece sensibilmente ridotto l’evento, che poteva assumere caratteristiche eccezionali. Il picco di caldo viene confermato a cavallo del week-end, con isoterme ad 850 hPa che potrebbero sfiorare i +25°C a ridosso delle Isole Maggiori.
Le modeste infiltrazioni più fresche atlantiche attese ad inizio settimana avranno il merito d’allentare l’onda calda, ma la cupola altopressoria nord-africana non mollerà la presa al Sud e sulle Isole, sempre stimolata da un’ondulazione depressionaria persistente poco al largo della Penisola Iberica. Al seguito del passaggio del flusso zonale, una ripresa dei geopotenziali abbraccerà anche il Nord.
Notevoli similitudini fra GFS ed ECMWF anche sul lungo periodo, in quanto lo stesso modello americano non frena sul possibile ingresso fin sul Mediterraneo dei tentacoli avanzati di una depressione atlantica, che sfiderà le resistenze del promontorio altopressorio nord-africano.
Gli altri modelli matematici non propongono delle differenze evolutive di particolare rilievo. Le Nogaps e le UKMO confermano il temporaneo allentamento dei geopotenziali al Nord per l’inizio settimana, favorevole all’ingresso di correnti più occidentali leggermente più temperate.
Il risultato finale che si può trarre è quello di una netta convergenza dei principali modelli matematici, anche a distanza di 4-5 giorni, come peraltro mostra molto bene l’immagine in alto, mirata ad evidenze le diverse evoluzione bariche in quota fra Domenica e Lunedì, quasi perfettamente sovrapponibili.
Il Nord Italia risulterà più al riparo dall’onda di caldo, anche se le temperature saliranno sopra la media del periodo, specie in Emilia Romagna. Vi saranno vari passaggi instabili, ma per l’inizio settimana le condizioni meteo miglioreranno, poiché il lieve calo dei geopotenziali sarà subito seguito da una rimonta stabilizzante da ovest, con Alta Pressione in rinforzo anche a nord delle Alpi.
Vi sono pochi dubbi sul fatto che sarà un periodo molto caldo soprattutto per il Sud e le Isole fin verso metà mese, complice la probabile persistenza dell’abbraccio del promontorio anticiclonico con radici nord-africane, ma questa non appare come un’anomalia eccezionale.