Il nucleo instabile è scivolato lungo l’Adriatico ed ora abbraccia ancora buona parte delle regioni del Centro-Sud, dove in quest’inizio settimana si è dunque verificato un brusco cambiamento delle condizioni meteo rispetto al week-end appena trascorso, in special modo al Meridione ove si sono creati i presupposti per la genesi di temporali. Il cambiamento meteo più marcato ha coinvolto soprattutto la Puglia, ove la giornata di domenica era trascorsa con temperature diffusamente attorno ai 30 gradi.
La nuvolosità, imperniata nel vortice freddo, ruota in senso antiorario, risparmiando in parte i versanti tirrenici centrali, che risultano maggiormente protetti dalla dorsale appenninica rispetto ai venti di tramontana: si genera un sostanziale effetto foehn, con le nubi che si dissolvono in particolare vicino alla fascia costiera. L’Italia appare così appare spaccata su due fronti, in virtù del ritorno del bel tempo su tutto il Settentrione.
Ombrelli aperti sui versanti adriatici, maggiormente penalizzati dall’afflusso delle correnti settentrionali che impattano lungo la dorsale appenninica: non a caso le maggiori precipitazioni hanno interessato per il momento Abruzzo e Molise, con accumuli diffusamente attorno ai 20-25 mm e punte superiori immediatamente a ridosso dei rilievi montuosi, dove si è avuto qualche fiocco di neve a partire dai 1600-1800 metri.