Il vortice depressionario, responsabile delle forti condizioni di maltempo degli ultimi giorni, continua parzialmente a penalizzare l’Italia. Stavolta sono le regioni meridionali a risentire della coda perturbata, lungo la quale si sono rinnovati importanti apporti temporaleschi. Le precipitazioni più significative hanno colpito il Cilento, ma anche il nord della Calabria, mentre nelle prossime ore dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla Puglia meridionale.
La posizione del nocciolo ciclonico, ormai sull’Adriatico Meridionale, mantiene quest’instabilità che si è parzialmente estesa a talune aree del comparto balcanico centro-meridionale, in particolare la Bosnia ed il Montenegro ove non sono mancati locali nubifragi. L’alta pressione è sempre molto forte tra l’Europa Orientale e la Russia, costringendo l’area ciclonica mediterranea a sfogare ancora le sue ultime risorse d’energia sul nostro Paese.
In sintesi, quali sono le cause dietro la nuova escalation temporalesca che coinvolge il Sud Italia? Il Tirreno Meridionale e lo Ionio risentono ancora dell’afflusso di correnti meridionali nei bassi strati, che trasportano aria molto umida e favorevole alla convezione, a cui si sovrappone la presenza d’aria più fredda in quota annessa al suddetto vortice centrato sull’Adriatico Centro-Meridionale.