OCCHI PUNTATI VERSO Il LONTANO EST La Russia Europea risente già pienamente dell’afflusso di correnti gelide artiche provenienti dalla Finlandia. Su Mosca la temperatura sta precipitando ed attualmente si segnano -14°C, ma già nelle prossime ore potrebbero essere sfondati in maniera abbastanza agevole i 20 gradi sottozero.
A determinare questa discesa artica la formazione, per ora molto timida, di una cellula anticiclonica in Scandinavia. Lo scenario potrebbe ulteriormente degenerare nei prossimi giorni, quando potrebbero confluire apporti d’aria gelida siberiana. Il forte ruggito invernale potrebbe così accentuarsi da qui a metà mese, con isoterme ad 850 hPa sulla verticale di Mosca prossime ai -20°C: la sovrapposizione delle opzioni attualmente in campo mostra un quadro molto incerto e confusionario dal 17 gennaio in poi, tra le ipotesi che propendono per una certa risalita termica ed altre che darebbero credito ad un’ulteriore forte recrudescenza del gelo.
Si profila dunque una cruda fase invernale di almeno 6-7 giorni e vale la pena in tal senso osservare quelle che sono le nostre previsioni. A Mosca il termometro potrebbe crollare fino a -23/-24°C nella giornata di domani, per poi oscillare continuamente nei giorni successivi tra minime attorno ai -20°C e massime sui -15°C, con nevicate continue. Un’ulteriore notevole raffreddamento si profila verso metà della prossima settimana, quando potrebbero toccarsi i -30°C, ma vista l’incertezza del medio-lungo termine si tratta di proiezioni ampiamente da confermare.