La stazione meteo della Capanna Regina Margherita (4.559 m), gestita dall’Arpa Piemonte, torna a far parlare di sé; o, per meglio dire, non smette di far parlare. Alcune delle massime registrate negli ultimi giorni infatti, appaiono inaffidabili, riaprendo così una polemica che, l’anno scorso, aveva condotto la stessa Arpa a effettuare un’approfondita analisi dei valori registrati sulla vetta del Monte Rosa (si veda www.meteogiornale.it/news/read.php?id=18564). Tra tante perplessità, si può portare a esempio il valore registrato l’8 agosto verso le 1300 UTC: 5,8 °C. Si tratta dell’ennesimo caso in cui, a quella quota, si misurano temperature nettamente difformi da quelle che vengono rilevate dai radiosondaggi in aria libera. Ecco quello effettuato a Milano Linate alle 1200 UTC dello stesso giorno (in prima colonna la quota del rilevamento):
2.815 m 5,9 °C
3.324 m 2,6 °C
3.624 m 0,5 °C
4.516 m -4,5 °C
Il valore a quota 2.815 m risulta coerente con la temperatura che si riscontrava, all’incirca alle 1300 UTC, al Passo del Moro (2.820 m), sul massiccio del Monte Rosa (anche questa una stazione della rete Arpa Piemonte), dove i sensori segnavano 7,1 °C. Ancor più congruenti col radiosondaggio i dati di Punta Helbronner (3.460 m), sul massiccio del Monte Bianco (rilevati dal servizio meteorologico della Valle d’Aosta), di cui si fornisce il quadro riassuntivo (in prima colonna l’ora locale, tra parentesi l’orario universale):
13 (1100 UTC) 2,6 °C
14 (1200 UTC) 1,9 °C
15 (1300 UTC) 1,3 °C
Rispetto alla misurazione in aria libera invece (che non mette in mostra, tra l’altro, alcuna inversione termica), alla Capanna Margherita lo scostamento è superiore ai 10 °C: davvero troppi per poter essere giustificati come si fece nel 2008, quando l’Arpa Piemonte annullò un valore anomalo, scrivendo che le cause non sono imputabili ad un danneggiamento o ad un mal funzionamento del sensore, ma a cause esterne di difficile individuazione (si veda www.meteogiornale.it/news/read.php?id=18668).
L’anomalia delle temperature diurne dura ormai da almeno due anni, influenzando inevitabilmente anche le medie mensili. A titolo provvisorio si possono notare i seguenti dati relativi a quattro mesi di luglio in cui le temperature estreme hanno avuto andamento simile. Partiamo dalla media delle minime, valori questi ultimi che appaiono invece in linea coi rilevamenti dei radiosondaggi:
2004 -8,4 °C
2005 -8,5 °C
2008 -8,2 °C
2009 -8,2 °C
Ed ecco la media delle massime:
2004 -1,5 °C
2005 -1,5 °C
2008 -0,5 °C
2009 -0,5 °C
L’escursione termica dell’ultimo biennio si è dunque modificata così:
2004 6,9 °C
2005 7,0 °C
2008 7,7 °C
2009 7,7 °C
Si tratta di spostamenti frazionali, su cui potrebbe aver inciso anche una maggiore nebulosità nel biennio 2004-’05? Al momento una risposta del genere è impossibile. Si può tuttavia aggiungere come, a una media delle minime abbastanza allineata nei quattro anni in esame, le medie complessive siano divergenti:
2004 -5,2
2005 -5,2
2008 -4,7
2009 -4,4
Il sospetto è che il sensore non sia più schermato in modo sufficiente dai raggi solari o dalla radiazione diffusa, provocando appunto una sovrastima dei valori diurni, specie in caso di cielo sereno. Più volte, a partire dalla scorsa estate, sono state richieste notizie all’Arpa Piemonte relative al sopralluogo annuale dei tecnici per verificare lo stato della strumentazione; le risposte sono state le seguenti:
al principio dell’autunno 2008 il sopralluogo è stato rinviato e poi non effettuato per il maltempo;
nella tarda primavera 2009 il sopralluogo non era ancora avvenuto;
a tutt’oggi, salvo notizie non pervenute, l’ultimo sopralluogo dovrebbe essere stato effettuato a fine estate 2007.
Una situazione, alla luce di tante perplessità, che desta scoramento tra chi ha inteso studiare l’andamento meteorologico delle alte quote alpine, e su cui andrebbe fatta chiarezza in modo definitivo. La stazione della Capanna Margherita, l’osservatorio più elevato d’Europa, dovrebbe infatti rappresentare la punta di diamante della rete Arpa Piemonte, che proprio con l’anno corrente ha ritoccato all’insù (del 50% circa) i prezzi di fornitura dei dati giornalieri. Ma qual è, a questo punto, la loro affidabilità? Cosa sta acquistando chi ha deciso di sobbarcarsi la spesa?