BREAK TERMINATO: l’aria fresca giunta in Italia nelle ultime ore, quale risultato del passaggio di una rapida incisiva perturbazione, ha fatto calare notevolmente le temperature. Attualmente abbiamo condizioni climatiche gradevoli, consone al periodo, ma purtroppo siamo prossimi all’ennesimo ribaltone. Fin da oggi vi sarà un consolidamento dell’Alta Pressione che andrà a rafforzarsi nei prossimi giorni, Alta Pressione che come ben sappiamo avrà chiara origine africana e in quanto tale darà luogo a un’ondata di calore rilevante.
TEMPERATURE IN CRESCITA ESPONENZIALE: la risalita termica sarà fulminea, tant’è che già nel corso del weekend osserveremo i termometri puntare con decisione al di sopra dei 30°C. Inizialmente, lo ripetiamo, le più penalizzate dovrebbero risultare le regioni settentrionali, le tirreniche e la Sardegna. Ciò perché l’asse dell’Anticiclone s’inclinerà da sudovest verso nordest. Al Sud, invece, si percepiranno gli effetti – seppur marginali – di una circolazione d’aria fresca collocata sulla Grecia. Ciò impedirà, almeno inizialmente, un rialzo termico incisivo.
PERSISTENZA: osservando le proiezioni modellistiche è il solo vocabolo che ben si addice alla configurazione barica in divenire. Il blocco anticiclonico sarà il tema dominante dei prossimi 10 giorni, peraltro il fulcro potrebbe traslare verso est coinvolgendo più direttamente il nostro Paese. Significa che l’ondata di caldo diverrà persistente e colpirà indistintamente tutte le regioni.
VIE D’USCITA?: A questo punto è necessario soffermarsi su alcune, interessanti differenze tra i più autorevoli centri di calcolo. L’europeo, che elabora il modello ECMWF, non dà spazio a eventuali affondi ciclonici o comunque a ingerenze d’aria fresca capaci di scalfire l’Alta Pressione. In questo caso la parola d’ordine è quella utilizzata pocanzi, ossia “persistenza”. Per quel che concerne il collega americano, GFS, da giorni lascia intravedere piccoli tentennamenti anticiclonici che potrebbero dar luogo all’intrusioni d’aria fresca dai quadranti settentrionali. Nulla di eclatante, nulla in grado di determinare un nuovo break, ma qualora dovesse prevalere tale ipotesi perlomeno si avrebbe una contrazione termica verso valori più consoni al periodo. Noi, ovviamente, seguiremo l’evoluzione e vi terremo aggiornati.
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