Di nuovo il messinese, ancora una volta si è sfiorata la tragedia In seguito all’evento del 1° ottobre del 2009, la paura dell’alluvione è tornata in diverse altre occasioni a terrorizzare le zone del messinese. A quasi un anno e mezzo di distanza, siamo daccapo: il nubifragio di ieri, 1° marzo, ha davvero creato tanta paura, oltre ad innumerevoli danni. Troppa pioggia caduta in brevissimo tempo e l’acqua ed il fango scendono con una furia inarrestabile dalla montagna: sulla zona del Colle San Rizzo, dove è situata una stazione meteorologica, sono caduti quasi 180 millimetri.
Ogni volta che la furia della Natura torna protagonista, partono inevitabili i cori di riflessione sulla necessità di predisporre fondi adeguati per provvedimenti urgenti da operare al più presto per un adeguamento del territorio così esposto al rischio di dissesto, ma alla fine gli interventi da fare restano ancora tanti.
Non si può sempre esorcizzare questo grande rischio sperando in eventi meteo più clementi e meno estreme: gli ultimi mesi insegnano che non c’è davvero più tempo da perdere. Il fatto che non vi siano state vittime è solo un caso e non può certo far diminuire l’attenzione. Quel che è accaduto ieri su alcune zone di Messina fa parte di un’autentica alluvione: la zona più colpite è stata quella di Mili San Pietro, frazione collinare della zona sud di Messina: auto trascinate come birilli dalla forza dell’acqua e del fango, immagini purtroppo già viste in modo incredibilmente ricorrente.