TOTALE CAMBIO CIRCOLATORIO – Il quadro meteorologico europeo risulta completamente stravolto da quello che avevamo osservato fino al week-end. Quella circolazione perturbata, che indugiava per molti giorni sul comparto balcanico, si è finalmente assorbita lasciando così spazio ad un deciso miglioramento su gran parte dell’Europa Centro-Orientale, pur con qualche strascico d’instabilità. Le nazioni colpite dalle devastanti inondazioni dell’ultima settimana possono tirare un sospiro di sollievo. Viceversa, non c’è più la presenza dell’alta pressione sull’Europa Occidentale e nemmeno su parte del bacino del Mediterraneo. Sta infatti mettendo radici un’ampia depressione a ridosso della Penisola Iberica, alimentata da contributi d’aria fredda nord-atlantica che scendono verso il Portogallo e le coste nord-occidentali del Marocco. Sul Mediterraneo si attiva invece una risposta di correnti più temperate sud/occidentali, che hanno convogliato un sistema perturbato verso l’Italia.
AVVIO SETTIMANA CAPRICCIOSO SULL’ITALIA – La perturbazione, a cui abbiamo appena fatto riferimento, è decisamente debole, non essendo accompagnata da una struttura di bassa pressione degna di nota. La copertura nuvolosa, in prevalenza stratiforme, ha comunque ricoperto gran parte d’Italia, con locali piovaschi che si sono avuti sulle regioni settentrionali, più consistenti sulla Liguria, lungo il medio-alto versante tirrenico e sulle Isole. Nelle ultime ore la nuvolosità si è maggiormente addensata lungo le aree interne della dorsale centro-settentrionale appenninica, con qualche acquazzone sparso. Temporali, derivanti da un maggiore riscaldamento diurno, si sono altresì generati tra est della Lombardia e pedemontana veneta, tra veronese e vicentino, dopo che si sono raggiunte punte di 24-25 gradi. Instabilità attiva anche in Sardegna, con nuclei temporaleschi che si sono sviluppati sull’immediato entroterra della parte settentrionale dell’Isola.
CALDO ATTESO DA MERCOLEDI’ – Lo stazionamento della depressione in prossimità della Penisola Iberica favorirà l’innalzamento dell’anticiclone sub-tropicale verso il Mediterraneo Centrale. Con esso giungerà il primo vero assaggio di caldo estivo, che comunque non dovrebbe risultare particolarmente duraturo.