Sembra che l’Estate possa andare lentamente a spegnersi seguendo il corso astronomico della stagione, senza una nuova forte ondata di caldo africano, ma senza che sia nemmeno in vista una decisa rottura dopo Ferragosto.
E’ questo quanto si evince dall’analisi quotidiana dei modelli di previsione. Perché se per il periodo ferragostano c’erano pochi dubbi sul fatto che sarebbe trascorso in maniera piuttosto gradevole senza l’ingombrante compagnia dell’alta pressione africana, per l’ultima decade qualche dubbio sul ritorno di questa figura barica c’era, dubbi che via via sembrano essere stati fugati dagli ultimi aggiornamenti modellistici.
Attorno al 20 il continente europeo verrà invaso dall’anticiclone oceanico (Azzorre), con massimi al suolo che andranno a porsi sull’Europa nord-occidentale e con contributo subtropicale africano limitato alla Penisola Iberica. La posizione dei massimi al suolo potrebbe favorire una moderata fase calda sul Nord Italia.
Successivamente una saccatura artica scenderà dalla Scandinavia verso le regioni dell’Est Europa, ed eroderà sul lato orientale l’anticiclone oceanico, limitando anche le velleità dell'”Africano”. Gli ultimi giorni del mese potrebbero quindi essere caratterizzati da tempo ancora estivo, ma con maggiore instabilità, indotta dall’arrivo di correnti più fresche nord orientali.
In ogni caso, come già accennato all’inizio, non si vede al momento né la possibilità di una nuova pesante onda di calore, né una rottura brusca della stagione estiva, come mostra anche la mappa multimodel (media di vari modelli di previsione) delle temperature a 850 hPa (circa 1500 metri) per l’inizio della terza decade del mese.