EMERGENZA SMOG SENZA FINE Non accenna a diminuire l’inquinamento su Milano e quasi a nulla sono serviti i recenti provvedimenti per cercare di contenere l’elevata presenza di polveri sottili: in città si è ormai giunti, nella giornata di ieri, al 13mo giorno consecutivo di superamento dei livelli di concentrazione di PM10. Le due centraline di rilevazione a Città Studi ed in Via Senato hanno rispettivamente registrato 111 e 91 mg/mc, ben oltre la soglia massima consentita dalle direttive europee che fissano il limite a 50 mg/mc.
Anche quest’oggi nessun cenno di miglioramento: una recente ordinanza comunale per combattere lo smog prevede la chiusura del traffico in centro città, nel caso in cui si arrivi a 14 giorni consecutivi di superamento dei livelli massimi consentiti di PM10. Di certo, bloccare il traffico in un giorno feriale, senza un minimo di preparazione e strategia, risulta essere un provvedimento estremo e francamente impercorribile. Non a caso, è giunta la notizia della revoca dell’ordinanza di blocco del traffico.
I livelli estremi d’inquinamento non sembrano destinati a cedere presto, anche perché l’anticiclone tenderà ancora a consolidarsi portando un’accentuazione delle condizioni d’inversione termica con accumulo di nebbie ed inquinanti nei bassi strati. Si spera nella pioggia o nel vento, uniche ancore di salvezza capaci di ripulire l’aria. Siamo in presenza di un autunno decisamente anomalo, con le uniche fasi piovose di rilievo che si sono concentrate nell’arco di pochi giorni fra fine ottobre ed inizio novembre. Un anno fa esatto, di questi tempi, celebravamo la prima spruzzata di bianco, che portò in sostanza l’inizio dell’inverno.