Il satellite mostra cieli sereni su Italia e penisola iberica dove regna un campo anticiclonico, seppur i suoi massimi si mantengono sull’oceano; le temperature sono aumentate sulla nostra penisola anche se non vistosamente essendo le componente dei venti comunque settentrionale, ma il soleggiamento ha favorito una diminuzione delle minime ed una maggiore escursione termica. Una debole nuvolosità permane sul sud peninsulare, ma senza fenomeni. Da segnalare la comparsa di nebbie sia sulla penisola iberica che sul nostro paese.
Ma è oltre il Mediterraneo che la situazione è compromessa; una depressione centrata a nord del Regno Unito (990hpa), pilota aria fredda sul letto di correnti nordoccidentali verso sudest: una perturbazione sta attraversando l’Inghilterra con piogge, mentre una maggiore variabilità la troviamo sulla Scozia, dove però l’aria fredda ha già sortito i suoi effetti, in primis la diminuzione termica. Valori decisamente nella norma invece sul resto del paese, con massime intorno ai 10°C con punte di 15° C nel Galles, ma le temperature tenderanno a scendere nelle prossime ore.
Freddo invece in Scandinavia, dove la stagione invernale ha preso il via e le nevicate sono la norma anche a quote pianeggianti; attualmente si vive immersi in una variabilità perturbata, con precipitazioni a prevalente carattere nevoso.
Così è anche sulla Russia, dove le massime sono di poco sopra lo 0°C il cielo risulta spesso chiuso, mentre sono un po’ più elevate ma di poco le massime su Polonia e paesi baltici, dove comunque il freddo si comincia a sentire e sarà sempre più presente insieme alla variabilità del tempo che gradualmente traghetterà dette zone verso l’inverno e anche qui la neve sarà la componente principale dei prossimi giorni.
Più a sudest l’aria è ancora fine autunnale, condizionata da un fronte freddo transitato nella notte ed attualmente sul Mar Nero, dove le massime sono scese sotto i 10°C e prossimamente subiranno un ulteriore abbassamento, per l’afflusso freddo che troviamo ancora oltre il Regno Unito, con traiettoria finale proprio su dette aree.
Pioggie invece caratterizzano l’Europa centrale, dove si assiste ad un temporaneo aumento termico contenuto per il passaggio del ramo caldo del fronte perturbato, aria di origine atlantica che presto sarà sostituita da masse artiche che porteranno frequenti precipitazioni nevose a bassa quota su tutta l’area, mentre per ora è la pioggia a governare la fenomenologia e le massime sono vicine ai 10°C.
Così è anche la situazione della Francia, dove i cieli sono chiusi, l’aria predominante è quella oceanica e le precipitazioni più frequenti sono presenti su Breatagna e Normandia, seppur non mancano un po’ su tutto il paese, che sta vivendo una tipica situazione autunnale.
Fase di calma sul Mediterraneo, che sarà comunque protetto da un ansa anticiclonica, che seppur tenderà a spingersi nelle prossime ore verso i meridiani, riuscirà a deviare il flusso perturbato legato alla discesa artica, verso est, coinvolgendo solo i versanti adriatici del centro sud, in una situazione debolmente e temporaneamente ciclonica, con nuvole e poche precipitazioni, mentre non mancherà il vento che per 36 ore a partire da venerdì spazzerà la penisola causando una flessione termica.
Intanto per altre 24-36 ore vivremo un tempo discreto, con cieli sereni o velati, temperature fredde al mattino e gradevoli al pomeriggio, nebbia nel primo mattino su valli e litorali, ma tutto nelle medie del periodo.