La pioggia che cade viene misurata generalmente in millimetri. Un millimetro di pioggia equivale ad un litro di acqua ipoteticamente raccolta in una superficie di un metro quadrato.
Esistono in commercio vari tipi di pluviometro, ma questo strumento può essere anche costruito artigianalmente.
Il principio di rilevamento della pioggia.
A mio avviso, non esiste un esatto esito nei rilevamenti della pioggia: vi è sempre una seppur minima percentuale di errore, anche nelle misurazioni più accurate, che può derivare da diversi fattori tra cui la presenza di venti intensi, bocca del pluvio piccola. La pioggia sono un insieme di gocce d’acqua che cadono dal cielo, e non è detto che siano tutte delle stesse dimensioni e distribuite con la medesima densità.
Avremo pertanto solo una stima della pioggia caduta.
Come ottenere una maggiore risoluzione.
Di sicuro un pluviometro a bocca larga offre una migliore opportunità di rilevamenti corretti, in quanto la superficie “censita” è maggiore. I pluviometri che danno maggiore affidabilità sono quelli manuali.
Di sicuro quelli utilizzati un tempo, parliamo di pluviografi o pluviometri manuali, con la bocca larga circa 40 cm, offrivano maggiore efficienza di quelli che troviamo in commercio dall’ottico, in ferramenta, nel negozio di giardinaggio o su e-commerce. Molti pluviometri hanno la bocca che a malapena raggiunge i 10 cm di diametro, ma anche molto meno.
Per misurazioni corrette, suggeriamo strumenti dalla bocca larga, anche autocostruiti, ne parleremo nei prossimi appuntamenti.
Pluviometri automatici.
Buona parte degli strumenti automatici sono supportati dalla tecnologia a bascula, in sostanza sotto la sorta di imbuto ci sono delle coppette che una volta riempite d’acqua si svuoteranno facendo scattare il pluviometro da 0,2 mm a 1 mm (dipende dalla marca e risoluzione).
Un pluviometro con risoluzione 0,25 mm è un ottimo strumento di rilevamento, ma mai, anche con l’ausilio di software, si deve incrementare la risoluzione.
Aumentando la risoluzione otterrete un aumento sensibile del margine di errore. Così, se effettuate una taratura per un TOT di millimetri ipotetici di pioggia, esempio 50 mm, con la caduta 10 mm reali, potreste rilevare valori, per esempio di 5 o 15 mm (dipende dallo strumento).
In poche parole, sarebbe meglio utilizzare la risoluzione imposta dalla fabbrica e non fare alcuna modifica, tuttavia è sempre suggerito controllare se il pluviometro effettua rilevamenti corretti.
Vi sono in commercio pluviometri automatici a basso costo, purtroppo la loro percentuale di errore può in taluni casi essere rilevante e serve fare delle verifiche e procedere ad una taratura.
Nel prossimo appuntamento tareremo due pluviometri automatici: il m modello della Oregon e quello della Davis.