Ormai ci siamo ed è imminente la frustata d’aria molto fredda dalla Russia che riporterà meteo invernale, dopo un febbraio finora trascorso all’insegna dell’anticiclone. L’alta pressione in realtà non si fa da parte o meglio del tutto, cambiando temporaneamente il suo asse in elevazione molto a nord.
In virtù di questa dinamica si è innescata l’irruzione d’aria gelida lungo il perimetro orientale dell’anticiclone. Una volta giunta sui Balcani, l’aria fredda si tufferà verso l’Italia grazie al richiamo innescato da un contestuale calo della pressione atmosferica sullo Ionio, dove si genererà un minimo di pressione.
La forte contrapposizione fra quest’area depressionaria e l’anticiclone, sempre molto forte sulla Francia e a nord delle Alpi, sarà causa di un forte dislivello barico da cui scaturirà un generale rinforzo dei venti, che si disporranno da NE generando anche intense burrasche in alcune regioni.
Sabato sarà la giornata peggiore per il vento, che si presenterà forte o molto forte di Grecale un po’ su tutto il Centro-Sud, piegando da nord in direzione della Sicilia. Il vento tra est e nord/est raggiungerà anche il Nord, con minore intensità ad eccezione di Liguria, Emilia Romagna, coste venete e Golfo di Trieste.
Come detto, saranno le regioni centro-meridionali ad essere maggiormente spazzate dal vento, con raffiche che potranno superare i 100 km/h non solo sui crinali appenninici, ma anche tra Campania e Calabria. Chiaramente non mancheranno mareggiate sulle coste esposte del Basso Tirreno, Ionio e Basso Adriatico.
Per domenica, la ventilazione più intensa si localizzerà al Sud, con raffiche ancora forti e localmente oltre i 100 km/h sul Basso Tirreno, Basso Adriatico e Ionio. In questa fase anche la Sicilia sarà colpita da intense burrasche di vento tra nord e nord-est, con mareggiate sui settori costieri settentrionali e orientali.