MALTEMPO ESTREMO: gli sbalzi termici d’ottobre, in esasperazione crescente negli ultimi decenni, continuano a dar luogo a manifestazioni atmosferiche estreme: super temporali, nubifragi, grandine devastante, colpi di vento, trombe d’aria. E’ quanto accaduto nelle province nordorientali della Spagna (ad esempio in Catalogna) ed anche nel sud della Francia. Anche l’Italia ha dovuto affrontare fenomeni piuttosto violenti e non sono mancati enormi disagi.
MALTEMPO AGLI SGOCCIOLI: ieri, come previsto, l’ondata di maltempo si accaniva particolarmente al Nord Italia, in Toscana e sulla Sardegna. Grosse celle temporalesche, formatesi sul Tirreno e nel Mar Ligure, hanno impattato le coste e sono state in grado di estendersi in Val Padana (dove hanno trovato le condizioni ideali per proseguire il cammino a est). Oggi, come scritto in apertura, avremo qualche altro acquazzone o episodi temporaleschi, anche consistenti. Tra le regioni più a rischio segnaliamo la Campania.
QUALCHE GIORNO DI SOLE: l’allontanamento a est della perturbazione determinerà un generale miglioramento. Tra domenica e martedì prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi grazie anche all’affermazione di un promontorio anticiclonico sul Mediterraneo centro meridionale. In Italia la sua ingerenza sarà più evidente al Sud e nelle due Isole Maggiori, mentre al Centro Nord cominceranno ad affacciarsi nubi associabili alla circolazione atlantica sull’Europa centro occidentale.
NUOVE IMPORTANTI MODIFICHE BARICHE: la dinamica a cui andremo incontro è simile a quella osservata nei primissimi giorni d’ottobre, ovvero strutturazione di un blocco anticiclonico sull’Europa occidentale con elevazione verso nordest e congiunzione con cellula altopressoria scandinavia. Prima che si strutturi il blocco, con interruzione della circolazione oceanica, vi sarà il distacco di un vortice perturbato nord atlantico con successivo isolamento tra l’Europa centrale e l’Italia settentrionale.
PROSPETTIVE DI MALTEMPO E CALO TERMICO: in tal modo assisteremo al ritorno del maltempo e all’abbassamento delle temperature. Le maggiori influenze perturbate dovrebbero riguardare il Centro Nord, meno il Sud. Ma c’è da dire che non vi è ancora perfetta concordanza circa l’esatta collocazione del Vortice Ciclonico: c’è che lo vede più a sud, chi invece ritiene difficile uno sfondamento oltre l’arco alpino. Evidentemente dovremo attendere ancora qualche giorno e ne sapremo di più. Proiettandoci ancor più in là nel tempo possiamo dirvi che la dinamicità atmosferica osservata finora è destinata sicuramente a proseguire anche nell’ultima decade di ottobre.