Un esteso campo d’alta pressione domina il meteo di gran parte dell’Europa Centro-Occidentale, compresa l’Italia a parte gli ultimi rimasugli instabili attesi tra Sicilia e Sardegna. L’anticiclone andrà ulteriormente ad irrobustirsi nel corso del fine settimana, quando il bel tempo dominerà ormai incontrastato sull’Italia.
A seguito del rinforzo dell’anticiclone i valori di temperatura schizzeranno di nuovo verso l’alto, molto oltre la norma. Nonostante l’imponenza davvero colossale di questo anticiclone, le proiezioni dei modelli meteo indicano un radicale cambio di scenario per la prossima settimana.
Ebbene, l’anticiclone europeo già da lunedì arretrerà più ad ovest, con massimi sul Regno Unito puntando nel contempo verso nord, in direzione dell’Islanda e dal Mar di Norvegia. Si creeranno così le condizioni per il rapido affondo di una saccatura artica dalla Scandinavia verso l’Europa Centrale e Orientale.
In molti stati europei si verificherà quindi un deciso ribaltone rispetto al tepore anomalo del weekend. Fra lunedì e martedì irromperà così una fase invernale con temperature in picchiata e ritorno persino della neve fino a quote basse. L’aria fredda, dalle regioni polari, si porterà in Scandinavia e l’Europa orientale, e l’obiettivo, anche stamattina, viene confermato essere il Mediterraneo centrale.
E in Italia cosa accadrà? L’evoluzione appare decisamente più complessa e delicata, in quanto la nostra Penisola verrà a trovarsi nel mezzo fra l’irruzione fredda e le propaggini orientali dell’anticiclone, il quale continuerà a proteggere efficacemente l’Europa Occidentale.
Probabilmente anche in Italia avremo un cambiamento che sarà avvertito in modo abbastanza incisivo, con un fronte freddo che si addosserà alle Alpi e le valicherà entro martedì, apportando ripercussioni in termini di precipitazioni soprattutto al Nord-Est e successivamente sulle regioni centro-meridionali.
L’effetto atteso più eclatante dovrebbe essere la diminuzione delle temperature piuttosto diffusa, con anche un netto rinforzo dei venti. Sebbene sia prematuro ogni discorso dettagliato sulla distribuzione dei fenomeni, potrebbe tornare la neve fino a quote medie sulle Alpi, ma del crinale, quindi nei versanti esteri, e tratti di quello italiano, forse le Venezie. La neve cadrebbe anche sull’Appennino centro settentrionale, ma la quota neve sarà da definire nei prossimi giorni.
Insomma, non cambia la struttura generale della circolazione atmosferica che persiste ormai da mesi, con l’Alta Pressione in una tale posizione che impedisce la ripresa delle precipitazioni regolari su buona parte del nostro Paese. Il Nord Italia, nel settore centro occidentale, l’Emilia Romagna sono in siccità.