Quest’anno il meteo estivo ha carburato in maniera molto rapida e abbiamo avuto a che fare con un giugno molto caldo, destinato a divenire ancora più rovente nell’ultima parte del mese. Un simile andamento non era facilmente ipotizzabile, dopo un mese di maggio che era stato straordinariamente freddo e perturbato.
Nonostante si osservi sempre più negli ultimi anni una partenza anticipata dell’estate e del caldo precoce, talvolta giugno può ancora presentare molte insidie, prima che l’estate decolli in modo deciso. Ritorni di freddo e neve possono avvenire a talvolta persino a giugno inoltrato.
Nel 2010 il primo giorno d’estate cadeva esattamente il 20 giugno in condizioni meteorologiche piuttosto insolite per il periodo, dal sapore non certo estivo. Spruzzate di neve interessarono l’Arco Alpino, tanto che in alcune aree i fiocchi si spinsero persino al di sotto dei 1500 metri.
L’imbiancata fuori stagione non risparmiò Livigno, il Lago di Misurina, Madesimo e le piste di Cortina, tanto per citare alcune fra le più rinomate località. Insomma, le Alpi assunsero una veste quanto mai inusuale per l’avvio effettivo dell’estate.
Il giorno dopo, il 21 giugno 2010, toccò alla dorsale appenninica (versanti adriatici) con le spruzzate di neve altrettanto inusuali che imbiancarono le cime maggiori a partire dall’Abruzzo, arrivando addirittura fin sul massiccio del Pollino, posto tra la Basilicata e la Calabria.
L’immagine in alto mostra la suggestiva imbiancata verso il Gran Sasso spruzzato dalla nevicata estiva, un evento decisamente raro con il bel panorama osservabile dai Prati di Tivo, nella provincia di Teramo. Fonte webcam Meteoappennino.it .